di Nicola Alemanno (*)
Preg. mo Sig. Sindaco, quando nel Giugno del 2009 le urne ci videro perdenti e Lei entrò a Palazzo Comunale, con il sostegno della maggioranza della nostra popolazione e con la Sua nuova squadra amministrativa, in pochi, forse pochissimi, credevano che, dopo la nostra esperienza di governo della Città, noi avremmo avuto la stessa forza e la stessa voglia di continuare a svolgere il nostro servizio al Bene comune, sedendo noi da quel momento fra i banchi dell’Opposizione.
Ma eravamo, come siamo ora, certi e convinti che la vita democratica si svolge, con pari dignità e impegno, sia che la maggioranza degli elettori abbia decretato la vittoria sia che la minoranza di essi abbia chiesto al Gruppo al quale ha concesso e rinnovato la propria fiducia di lavorare, controllare e proporre, in nome di ciò che dovrebbe muoverci tutti: il Bene di Norcia.
Non capiamo, dunque, e Glielo diciamo senza ironia e con chiara franchezza, perché da più di due anni, malgrado la nostra continua ed evidente collaborazione, pur accompagnata dalla normale dialettica che dovrebbe e deve accompagnare il lavoro di tutti i consessi democratici ove vigono l’alternanza e il dibattito delle opinioni e la discussione comune dei fatti, non capiamo, Signor Sindaco, perché Lei, molto spesso, quasi sempre direi, evita di coinvolgere, finanche celando le informazioni e le iniziative istituzionali, i membri della Sua opposizione comunale negli incontri ufficiali con le più alte cariche pubbliche della nostra Regione e dei nostri territori.
In più di un’occasione – ricordiamo per tutte la visita ufficiale del Governatore della Regione Umbria e il recente incontro con il Procuratore Capo Riggio e il Presidente del Tribunale di Spoleto Bellina, cioè i massimi vertici politici e giurisdizionali della nostra Regione – Lei, Signor Sindaco non solo ha evitato di estendere l’invito a partecipare all’Opposizione, ma lo ha fatto nel giorno o nei giorni immediatamente successivi ad una seduta consiliare. In altri termini, non è stata una dimenticanza o un problema di contatto o una questione di riunioni improvvise a farLa desistere dal comunicarci per tempo l’invito. No, caro Sindaco: Lei, sistematicamente, proprio negli interventi e negli incontri cruciali per la nostra vita cittadina, non vuole l’Opposizione presente.
Ma non è per capire questo che Le scriviamo: questo l’abbiamo capito benissimo.
E’ per chiederLe due cose: anzitutto, se Lei si rende conto non solo della gravità istituzionale dei fatti, della scortesia non solo umana, ma anche amministrativa e del fatto reale (e ogni volta confermato) che siete Lei, la Sua Giunta e la Sua maggioranza – non noi – a fare delle pessime figure, umane e istituzionali, verso personalità che conoscono bene come ci si comporta pubblicamente, istituzionalmente e, ci perdoni, anche dal punto di vista dell’educazione individuale.
La seconda, in realtà, è la prima: si rende conto che, continuando Lei – e non l’Opposizione, come vuol farci continuamente credere – a “spaccare” sociopoliticamente l’assise comunale, proprio Lei, Sig. Sindaco non solo sancisce e perpetua la “spaccatura” della Città, ma non le rende un buon servizio, non consentendo anche all’Opposizione di portare il proprio contributo alla risoluzione dei problemi, anche data – e non è poca cosa – la nostra precedente e recente esperienza amministrativa?
I problemi di Norcia, caro Sindaco, sono i problemi di tutti: se mettiamo davanti a tutto il nostro particolare non arriveremo mai a quel generale di cui abbiamo tanto bisogno. Non è così, come Lei continua a fare, che si operano quelle mediazioni necessarie a raggiungere gli accordi. Non vogliamo, peraltro, pensare che Lei svolga deliberatamente questa opera di esclusione sistematica sperando, addirittura, di far fare alla minoranza consiliare pessime figure di maleducazione e di non risposta a supposti inviti che in realtà Lei non ci comunica mai. Questo davvero non vogliamo nemmeno supporlo: sia perché sarebbe segno di instabilità e di infantilismo, sia perché sono trucchetti smascherabili nel tempo di una telefonata. Perciò, Le confermiamo, data l’assurdità del solo pensiero, che da parte nostra non è neppure un’ipotesi.
Come Lei sa, Signor Sindaco, Norcia sta vivendo, senza riuscire a risollevarsi, un periodo fra i più travagliati della sua storia: non conviene soprattutto a Lei escludere deliberatamente e pubblicamente l’aiuto e la collaborazione che il Gruppo Consiliare del PdL di Norcia è e sarà sempre intenzionato a prestare alla nostra Città. Ci pensi bene.
(*) Capogruppo Pdl Norcia