Anche Pierluigi Monsignori, con una nuova e suggestiva “installazione” di “Plastic Food Project”, ha celebrato ieri (venerdì 2 giugno) la Festa della Repubblica. Stavolta l’artista di Umbertide si è improvvisato addirittura “stilista ecologico”, vestendo la modella Agnese Chiocci di un abito, ovviamente, di plastica riciclata.
Il “vestito”, fotografato in località Campaola (Umbertide), richiama metaforicamente anche la forma di una clessidra o imbuto, che divide in due la valle e che sta ad indicare come l’uomo, spesso, prenda elementi della natura trasformandoli appunto in rifiuti (il colore nero del petrolio rende benissimo l’idea)
“La meraviglia della nostra Repubblica che cerca di risorgere, avvolta dalle inquietudini quotidiane: rifiuti, sociale, lavoro. – ha detto Monsignori spiegando la sua opera – Nonostante tutto questo andirivieni di problemi essa rimane immersa nel suo magnifico territorio, con radici storiche uniche. L’Italia è uno dei paesi più belli al mondo e nel suo cuore verde, l’Umbria, nonostante gli eventi nefasti recenti, cerca di risorgere“.
Plastic Food Project, ideato da Pierluigi Monsignori, nasce nel 2010 come installazione di Land Art. Pone un’attenzione forte all’ecosostenibilità e all’ecologia mondiale, grazie al suo forte impatto visivo: Eco-presse di materiali plastici di rifiuto, installate nei luoghi più diversi del quotidiano e del vissuto: nelle campagne, come nelle città. È un progetto di inclusione ambientale. Plastic Food intende divulgare un messaggio molto semplice: ridurre la produzione dei rifiuti, comunicando in maniera diretta con le persone, coinvolgendole soprattutto sotto il punto di vista emozionale.