PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO: LE RIFLESSIONI DEL CONSIGLIERE CAPPELLETTI (L.R.) - Tuttoggi.info

PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO: LE RIFLESSIONI DEL CONSIGLIERE CAPPELLETTI (L.R.)

Redazione

PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO: LE RIFLESSIONI DEL CONSIGLIERE CAPPELLETTI (L.R.)

Lun, 10/05/2010 - 11:39

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di Antonio Cappelletti (*)

Arriva per la discussione in Consiglio Comunale il Piano strategico di sviluppo. Come ogni documento programmatico proposto dalla maggioranza alla minoranza anche il Piano di Sviluppo presenta in sé elementi criticabili ed elementi condivisibili.

Anche in questo caso non mancano spunti per criticare il piano proposto dalla amministrazione a cominciare dai troppi slogan troppo spesso contenuti nei documenti programmatici che, a volte, per come sono confezionati, fanno pensare a una mancanza di serietà di intenti .

Atteso il carattere generale e programmatico del documento voglio però questa volta soffermarmi su quanto di condivisibile emerge dall'esame del documento, limitandomi ad un paio di punti che, insieme ad altri, ritengo strategici.

Una prima questione è quella della integrazione della Rocca e del Colle Sant Elia alla città per renderla fruibile in maniera costante e completa. Oggi il modo di gestione della Rocca, molto frammentato tra vari enti rende difficile raggiungere questo obbiettivo ed è necessario giungere ad una nuova forma di gestione.

Questo obbiettivo è presente nel piano di sviluppo che anzi pone quale indicatore proprio la costituzione di una fondazione di partecipazione che consenta di superare i problemi attualmente esistenti. Del resto ho avuto modo di parlare di questo con il Sindaco e mi ha riferito di avere ben presente la questione e di tenere alla sua soluzione. Mi permetto tuttavia di segnalargli, non potendo purtroppo prendere parte al dibattito in Consiglio, che quando si vuole incidere in una situazione in maniera determinante, quando cioè si vuole guadagnare un ruolo di interlocutori privilegiati come è giusto che il Comune diventi per la Rocca, bisogna anche essere disposti ad investire su questo .

Nel piano strategico si rimanda infatti l'impegno economico necessario come un onere a carico della Soprintendenza che, invero, ha denunciato in più occasioni la scarsità di fondi a sua disposizione .

Credo che sarebbe più utile, se veramente si vuole portare a soluzione il problema, prevedere di investire in una questione così importante e presentarsi al tavolo dei soggetti interessati al problema ponendo la propria borsa sul tavolo e chiedendo di essere, anche per questa via, meglio ascoltati.

Altra questione che trovo di grande importanza strategica è quella della futura configurazione che si vuole dare alla città. Dire che si vuole rilanciare il turismo è certamente tanto condivisibile quanto generico. Leggere dunque, in ben due sezioni diverse del piano di sviluppo, che si intende riservare risorse ed attenzione allo studio ed alla cura della sentieristica, lascia sperare che, almeno in parte , vi sia su questo punto un buon inizio del futuro sviluppo della città. Quando si pensa alla promozione turistica troppo spesso ci si adagia su vecchi stereotipi senza considerare quelle che sono invece le vere potenziali della città. Spoleto è una delle poche città che conosco che può vantare una unità, materialmente percettibile grazie al Ponte delle Torri , tra il centro storico e la natura circostante. Questo rappresenta, insieme a tutto il resto, un valore aggiunto altissimo poiché vi è una largo settore di turismo, qualitativamente importante, che predilige tali tipi di mete. Il rischio che corrono la maggior parte delle città a vocazione turistica è quello di snaturarsi e divenire un prodotto da consumare perdendo le caratteristiche che hanno contribuito a farle divenire belle. Spoleto ha veramente qualcosa di più che le può consentire di non trasformarsi in una città di negozi di souvenires e di costituire attrazione per un turismo qualitativamente importante. Dobbiamo avere però le idee chiare su quello che vogliamo essere rifuggendo dalle improvvisazioni fatte tanto per fare qualcosa.

(*) Consigliere comunale di Lista Rinnovamento


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