Dopo la fase di partecipazione, si passa alla fase dell’aggiornamento per il piano triennale di prevenzione della corruzione, strumento che – per obblighi di legge – è in vigore anche per il Comune di Foligno. Ad intervenire in merito è Francesco Maria Mancia, delegato della Confedilizia territoriale, nonchè ex vicepresidente del Consiglio comunale. “In riferimento al fenomeno della prevenzione della corruzione, al fine di un controllo sull’inclusione delle ditte, per la loro partecipazione a gare d’appalto, occorrerebbe esigere la presentazione della certificazione Ce.Ri. rilasciata dalle banche e attestante, tramite la stampa di un flusso elettronico mensile non modificabile, lo stato di affidabilità dei clienti con fidi superiori a trentamila euro”. Secondo il delegato di Confedelizia, tale documentazione rappresenta infatti l’esatta fotografia di ogni cliente con indicato fido, esposizione, tipologia di affidamento, mutui, garanzie prestate e ricevute, rate in mora ed atti negativi in essere, come pignoramenti o procedure concorsuali. “LaCe.Ri.costituisce in buona sostanza l’attestato di affidabilità e di solidità di un’azienda – conclude Mancia – in pratica il corrispettivo del Durc per quanto riguarda la regolarità contributiva”.
Piano anti corruzione comunale, la proposta di Confedilizia
L'ex presidente del Consiglio comunale Francesco Mancia, interviene con suggerimenti tecnici
Lun, 06/02/2017 - 15:13