Perugia è in finale: insieme a Matera, Siena, Ravenna, Lecce e Cagliari è tra le città della cosiddetta “short list” del Ministero delle Attività Culturali per la candidatura a capitale della cultura per il 2019. A deciderlo una commissione che ha lavorato costantemente nella valutazione dopo la presentazione delle proposte. Accanto a Perugia anche Assisi, con i luoghi che furono di San Francesco e che ora sono non solo dei pellegrini, ma anche di turisti e amanti dell'arte. Un impegno, quello delle istituzioni coinvolte nel progetto insieme anche alla Fondazione, che ha fatto del suo slogan “fabbricare i luoghi” un modo per ricostruire un tessuto sociale, culturale e urbano a volte provato dai problemi che la città ha affrontato in questi anni, legati alla qualità della vita e alla crisi.
Il sindaco Boccali ha espresso la sua gioia così: “Una gran bella notizia! Avevamo ragione ad essere ottimisti, anche perché era un ottimismo che poggiava su solide basi. E’ stato fatto un lavoro serio e intelligente, e soprattutto si è creata quella diffusa collaborazione tra istituzioni e società.
Perugia, Assisi, e con le due città l’Umbria, ci hanno creduto e hanno visto, giustamente, nella candidatura a capitale europea della cultura un progetto strategico di sviluppo intelligente e innovativo. E’ stato attuato un grande sforzo collettivo che va oltre divisioni politiche, localismi, spirito di parte. Anche questa è, in sé, una vittoria”. Il sindaco di Perugia ha poi concluso con un “avanti tutta!”.
A chiosare le parole del primo cittadino anche l'assessore perugino Andrea Cernicchi, il quale ha salutato l'entrata della città nella short list come “un sogno che diventa realtà”.
La Presidente Marini ha invece così commentato con un suo status su facebook: “Un successo, un primo importante traguardo raggiunto. Qui c'è' stata la passione e l'impegno di Wladimiro boccali, di Claudio Ricci, di Andrea Cernicchi, della sottoscritta e di tutti i sostenitori della fondazione Perugiassissi 2019 a cominciare dal presidente Bruno Bracalente. E poi i sindaci dell'Umbria, le forze economiche e sociali, il mondo della cultura e dell'associazionismo, gli esperti i nostri silenziosi e preziosi collaboratori. Noi ci abbiamo creduto con forza ed ostinazione, con la tenacia e la voglia di innovazione che ci caratterizza…..questi sono i successi per Perugia, Assisi e tutte le città della nostra cara Umbria. Questo conta davvero per noi. Ora ci prepariamo alla seconda tappa, con il silenzio delle formiche e l'orgoglio di chi vuole lavorare solo per il bene della propria comunità”.
In Europa l'altro stato a contendersi il titolo dall'Unione Europea è la Bulgaria: sono candidate anche Sofia, Varna, Plovdiv, Burgas, Kystendil, Ruse, Shumen, Veliko Tarnovo. Il verdetto per loro arriverà in questi giorni.
Il prossimo appuntamento sarà per il 2023.
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(Ale. Chi.)
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Foto Perugia2019.eu