Sa.Mi.

Si picchiavano come dei selvaggi. A torso nudo in pieno piazzale del Bove a Perugia. Un sabato pomeriggio alcolico degenerato quello di due uomini di 29 e 26 anni. Si stavano massacrando di botte perchè uno dei due voleva difendere l'onore della propria compagna, alla quale il rivale si era rivolto con avances e apprezzamenti non graditi dal marito (questo è quanto alla fine emerso anche se non dichiarato esplicitamente). Erano circa le 18.30 quando un passante li ha notati e ha chiamato i carabinieri.

Non è stato semplice per i miliatri bloccarli. Un continuo parapiglia, nel quale i due completamente ubriachi inveivano con frasi incompresibili e continuamente si divincolavano cercando di riazzuffarsi. Nemmeno la presenza delle divise li ha fermati, anzi un pugno è partito verso uno dei carabinieri proprio dal marito “offeso”, il più indomabile dei due.

Quando le cose sembravano essersi placate, grazie anche all'intervento di rinforzi, è poi arrivato un terzo uomo. Anche lui si è scagliato sui militari cercando di portare via l'amico implicato nella rissa. Portare tutti e tre in casema non è stata cosa facile.

Con l’accusa di resistenza, violenza, lesioni ed oltraggio a pubblico ufficiale sono scattare le manette ai polsi di:P.P., classe 1984, ucraino, l’uomo a dorso nudo di cui sopra si è dato conto; S. T., 26enne, ucraino, il rivale nella lite; B. D., classe 1958, albanese, l’altro poi sopraggiunto, tutti domiciliati a Perugia, operai, regolari, noti alle cronache giudiziarie locali.

Al termine delle formalità di rito, gli arrestati, trattenuti nelle camere di sicurezza di questo comando, sono stati processati per direttissima nella giornata odierna come decretato dall’Autorità Giudiziaria.