La segnalazione di un passante ha consentito alla Polizia di Perugia di individuare a San Sisto una “base” di appoggio per una banda specializzata nei furti in abitazione. I poliziotti di Quartiere erano stati allertati da un passante di uno strano andirivieni in un appartamento situato in Via Rossini a San Sisto, da poco affittato ad alcuni stranieri.
Nel corso della mattina di ieri (14 febbraio, ndr) gli agenti si sono recati alla porta di ingresso dell'immobile con l'intento di effettuare un controllo, dopo essersi accertati che all'interno fossero presenti gli affittuari. In un primo momento gli occupanti dell'appartamento hanno tentato di far intendere agli agenti che all'interno non ci fosse nessuno. Quando poi è stato chiaro che le forze dell'ordine sarebbero comunque entrate forzando la porta, gli stessi hanno dato il via libera al controllo previsto.
All’interno cinque stranieri, un 27enne ed una 20enne romena, un 24enne ed un 19enne albanese, ed una 19enne dalla doppia cittadinanza greca- albanese; apparentemente turisti, da poco arrivati in città. Gli agenti si sono subito insospettiti per la presenza in casa di passamontagna, scarpe da campagna sporche di fango, abiti scuri.
Gli agenti, coordinati sul posto dal Commissario Capo Adriano Felici, hanno poi perquisito a fondo il locale, ritrovando ben occultati e sparsi per le varie stanze, un “tesoretto” costituito da molti oggetti di valore: personal computer, 13 orologi, due coppie di gemelli, occhiali, 5 telefoni cellulari, 3 i-pad, una televisione , tra macchine fotografiche, una bomboletta con spray urticante, 5 chiavi di diverse auto e altri oggetti.
Deciso il sequestro di tutto il materiale è iniziato il confronto con i dati sui recenti furti nell'area del perugino. Dall'incrocio degli stessi è stata accertata la provenienza di alcuni oggetti da tre distinte azioni criminali:
un televisore un computer e altri oggetti sottratti la mattina precedente da una abitazione di Bettona;
un i-pad ed altri oggetti sottratti da una abitazione di Assisi il 9 febbraio scorso;
un computer ed altri oggetti il 22 gennaio scorso in una furto, poi divenuto rapina perché il proprietario ha sorpreso i ladri che lo hanno affrontato per fuggire, a Trevi.
Vista l’evidenza dei fatti i cinque sono stati arrestati per ricettazione e condotti in carcere a Capanne a disposizione del p.m. Formisano.
Prosegue, con il concorso della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, l’attività di indagine.