Non paga affitto e utenze. Così un anziano perugino decide di farsi giustizia da solo e ha costretto la Volante ad intervenire. Ieri mattina, martedì 10 marzo, è partita la chiamata alla Polizia di una giovane rumena, che vive a Ponte San Giovanni, e che ha lamentato di esser vittima di angherie da parte del padrone di casa.
La vendetta – Lui, ormai esasperato dall’insolvenza della sua inquilina, nelle prime ore del 10 marzo ha deciso di fargliela pagare. Così, le ha chiuso la caldaia, privandola del riscaldamento e dell’acqua calda.
“Situazione tanto più grave – scrivono dalla questura – se si considera che la donna ha una bambina di neppure 4 anni. Non contento, dopo che nei giorni scorsi le aveva sottratto con un espediente il telecomando del garage, ha comunicato alla rumena che non glielo avrebbe restituito finché non gli fosse stato pagato il dovuto. In questo modo, l’uomo le avrebbe impedito di prendere la sua autonomo e di poter quindi circolare autonomamente a Perugia”.
La lite – Al culmine dell’ira, proseguono gli agenti, l’anziano se l’è presa persino col tecnico della caldaia, che la donna aveva chiamato per ripristinarne il normale funzionamento, e che tuttavia il padrone dell’appartamento ha minacciato in malo modo, intimandogli di andarsene e di astenersi da qualsiasi intervento.
Dal canto loro, gli agenti della Volante hanno subito cercato di calmare i contendenti e poi hanno ascoltato le versioni contrapposte del proprietario dell’immobile e dell’inquilina.
La denuncia – Quando hanno visto che la tensione non accennava a stemperarsi, hanno condotto l’anziano in Questura. Per l’uomo, un accorato consiglio da parte degli agenti di far valere in tutt’altro modo le proprie ragioni, ma anche un’inevitabile denuncia per il reato di violenza privata.