“Scegliendo l’Hospice di Perugia come prima struttura da visitare in questo inizio di mandato, ho voluto comunicare come il modello di sanità che andremo a sviluppare nei prossimi anni si rivolga ad un’unica stella polare: sostenere le persone partendo dai bisogni, anche quando questi sono difficili, drammatici, a volte estremi”. L’assessore regionale alle politiche della salute Luca Barberini questa mattina, venerdì 3 luglio, insieme al direttore generale dell’Usl 1, Giuseppe Legato, ed al direttore della Regione Emilio Duca, ha voluto iniziare il suo ciclo di visite nelle strutture sanitarie regionali, partendo dall’Hospice di Perugia, parte integrante del Servizio di Cure palliative della Azienda USL Umbria 1, che assiste malati con patologie croniche evolutive in fase avanzata.
L’Hospice è struttura residenziale che ha le caratteristiche di una casa, rappresenta un’offerta socio-sanitaria con bassa tecnologia, ma con elevata intensità assistenziale e competenza specifica; si propone come alternativa all’abitazione della persona ogni qualvolta vi siano situazioni non più gestibili a domicilio, che si tratti di sintomi non controllati o di esigenze di altro genere. Il modello organizzativo dell’Hospice attua modalità operative, relazionali e ambientali che rispecchiano questa filosofia di cura fondata sull’ascolto e sulla comprensione dei bisogni, delle aspettative delle persone e delle loro famiglie, sulla personalizzazione degli interventi, sull’attenzione ai particolari per creare il più possibile un clima accogliente.
“Ci impegneremo – ha sottolineato l’assessore Barberini – per definire un progetto di welfare integrato che veda le risorse disponibili impiegate per aiutare i cittadini nei momenti di maggiore fragilità. Vogliamo tenere fortemente in considerazione le opinioni di coloro che usufruiscono dei servizi, delle singole persone e delle associazioni che le rappresentano. Noi amministratori, per primi, – ha continuato l’assessore – ci porremo in condizione di ascolto così da orientare correttamente il nostro agire, compiendo al contempo quel recupero di umiltà che rappresenta il primo passo per accompagnare con autorevolezza la vita della comunità. L’Hospice è un servizio voluto per accompagnare le persone nel momento forse più difficile dell’esistenza, la fine vita. Lo difenderemo e lo miglioreremo anche assieme agli ottimi operatori che lo rendono già così essenziale. Oggi, proprio partendo da qui, – ha concluso Barberini – iniziamo a percorrere il cammino che ci condurrà a costruire un’Umbria ancora più attenta alle persone e ai loro bisogni, convinti che la solidità di un ponte si misuri dal suo pilone più fragile”.