Eccoli. Il valzer delle tirate di giacca, accosti e confronti è finito. La lista civica che raccoglie i centristi adesso ha un nome preciso: “Perugia è il bene comune”. E un simbolo. Perché, dicono nel manifesto di intenti, “è necessario che si torni a sentire la nostra Città come casa comune, casa accogliente, bella e sicura”. Il tutto a sostegno del centrosinistra del capoluogo di regione e del sindaco uscente Wladimiro Boccali. Dentro, a riempire le caselle, nomi come quello del consigliere centrista (fino ad oggi all’opposizione) Mauro Cozzari e dell’assessore Peppino Lomurno. Tra i nomi un altro ex Idv, Stelvio Zecca, che si smarca definitivamente anche dal Mov139 e di conseguenza da Avian Rossi (la cui candidatura con il Movimento è stata presentata proprio ieri), a breve Zecca darà l'annuncio ufficiale della sua appartenza all'Alde. Anche i Democratici e Liberali per l'Europa saranno quindi presenti nella lista che unirà anche pezzi di Udc, Centro Democratico e le varie anime civiche di ispirazione cattolica. Lo strappo col passato, e col centrodestra che si è affidato all’avvocato Zaganelli, è praticamente consumato.
Il manifesto “È necessario che si torni a sentire la nostra Città come casa comune, casa accogliente, bella e sicura. Una comunità, la nostra comunità, ha bisogno di una casa che dice anche la nostra identità: storia, presente e futuro. Una casa è il luogo delle relazioni che sono il bene che abbiamo da scambiarci. Senza la fiducia che si mette in gioco nelle relazioni, anche l'economia non riparte. Il bene comune è un insieme di condizioni che permettono ai singoli come ai gruppi di raggiungere più pienamente e più speditamente la propria perfezione. Un prodotto di relazioni nelle quali ciascuno può entrare e mettere in gioco ciò che ha di proprio per il bene di tutti e di ciascuno. Perché ci sia Bene comune c'è bisogno di persone, ovvero di relazioni ed anche dei “luoghi” delle relazioni: “Perugia deve tornare ad essere il luogo delle realzioni. Il bene comune si intende quindi come una comunità che si risveglia e si mette in gioco nelle relazioni e ricostrusce la prorpria casa. Noi vogliamo fare di Perugia una città: bella, accogliente, sicura, creativa economicamente. Senza questo bene, non si ha la possibilità di bene!”