Da Perugia a Terni, da Terni a Perugia. Si scambiano di posto le due candidate che si giocano la presidenza della Regione Umbria per i prossimi 5 anni, Donatella Tesei e Stefania Proietti, in questa doppia chiusura della campagna elettorale. Che hanno visto anche i big nazionali dei partiti che le sostengono dividersi tra l’Umbria e l’Emilia Romagna, l’altra regione dove domenica e lunedì si aprono le urne per le amministrative. L’atto finale, in contemporanea. Ovviamente documentato dalle dirette trasmesse sui rispettivi canali social.
Donatella Tesei coi governatori “del fare”
Mattinata di lavoro, in videoconferenza per la Cabina di regia sul Trasimeno per la governatrice uscente. Incontro che si è chiuso con l’approvazione delle misure per portare acqua da Montedoglio.
La candidata del centrodestra ha poi chiuso la sua campagna elettorale al PalaTerni, nella città del sindaco Stefano Bandecchi, l’alleato più discusso, ma che, confidano i partiti che per accettarlo hanno chiuso un occhio e mezzo su quanto avvenuto da giugno in poi, potrebbe portare i voti che servono per spuntarla sulla rivale, anche di cortomuso. E che nel fare gli onori di casa ha riproposto la similitudine di Tesei col prezioso “chicco di caffè”.
Dopo aver condiviso il palco del SanFra giovedì con i leader nazionali del centrodestra, tra i quali la premier Giorgia Meloni, la governatrice umbra stavolta è stata affiancata dai colleghi governatori del centrodestra. Luca Zaia dal Veneto, Francesco Acquaroli dalle Marche, Marco Marsilio dall’Abruzzo, Attilio Fontana dalla Lombardia, Francesco Rocca dal Lazio. C’è anche Massimiliano Fedriga, il governatore del Friuli Venezia Giulia che aveva aperto la campagna elettorale di Donatella Tesei. E Marco Bucci, appena diventato presidente della Liguria.
Il loro messaggio, ribadito dal PalaTerni da Donatella Tesei, è chiaro: noi siamo il governo, i governatori “del fare”. Che vedono nel supporto all’impresa e al lavoro la chiave per garantire benessere e risorse da investire sui servizi per i cittadini, anche quelli svantaggiati. Gli altri sono quelli degli approcci filosofici che finiscono per portare a tanti “no”, ma soprattutto al “no” allo sviluppo. Da qui lo slogan scelto da Donatella Tesei: “Ancora più Umbria libera di crescere”.
Stefania Proietti e la “processione” per la sanità
La candidata del centrosinistra è arrivata a Perugia, simbolicamente, in treno. Da Terni, di fronte al cui ospedale ha effettuato un presidio davanti all’ospedale insieme a Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli. A Spoleto sono saliti i militanti che rivendicano un ruolo diverso per l’ospedale. Come avvenuto con la protesta a Pantalla, a Città di Castello e davanti agli altri ospedali dove Proietti e gli alleati del centrosinistra hanno manifestato in queste settimane.
“Ricordo a chi ci ha criticato per i nostri sit-in di fronte agli ospedali che siamo in un luogo pubblico” ha risposto Proietti alla sua avversaria Tesei. La sanità è stato il principale terreno di scontro tra loro in questi mesi. Sino all’ultimo minuto della campagna elettorale.
Chiusura della campagna elettorale all’aperto, nonostante il freddo, alla Città della Domenica. Con a fianco la sindaca di Firenze, Sara Funaro. E un’altra donna amministratrice, Vittoria Ferdinandi, che con il successo a Perugia ha ridato al centrosinistra, riunito in Umbria nel “Patto Avanti”, ma la speranza di tornare a governare anche la Regione.
Tumultuoso silenzio elettorale
Dalla mezzanotte di venerdì scatta il silenzio elettorale. Uno stop ereditato dai tempi in cui la politica si faceva con i comizi in piazza e gli appelli in tv. Tutto saltato, al tempo dei social. Dove compariranno sino alle 15 di lunedì, quando si chiuderanno le urne, furbeschi post con foto e video ammiccanti. Liberi di scorrere di cellulare in cellulare, del resto, tramite le piattaforme di messaggistica.
(a seguire servizio completo con le immagini delle chiusure)