Perugia da mangiarsi... le mani: in 10 sfiora l'impresa col Lecce (1-1) | Pagelle

Perugia da mangiarsi… le mani: in 10 sfiora l’impresa col Lecce (1-1) | Pagelle

Massimo Sbardella

Perugia da mangiarsi… le mani: in 10 sfiora l’impresa col Lecce (1-1) | Pagelle

Dom, 06/03/2022 - 17:30

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Alla fine del primo tempo l'espulsione di Kouan, Grifoni in vantaggio con l'ex Olivieri, i giallorossi trovano il pari con Coda dal dischetto per fallo di mano di Santoro

Il Perugia, costretto a giocare per un tempo con l’uomo in meno per l’espulsione di Kouan, sfiora l’impresa, con la rete di Olivieri pareggiata all’ultimo minuto da Coda su rigore fischiato per un fallo di mano ingenuo di Santoro.

Ancora una beffa per il Grifo, che aveva saputo rispondere senza troppi affanni all’offensiva dei giallorossi, colpendo con l’ex Olivieri – che ottimizza il lancio dalle retrovie beffando mezza difesa ospite) e sfiorando il raddoppio con De Luca in contropiede.

Chichizola si oppone a Rodriguez, poi capitola sul rigore di Coda, dopo aver toccato la palla, ma senza riuscire a respingerla. Nel recupero Chichizola salva il Perugia respingendo la conclusione ravvicinata di Hjulmand.

Tabellino e pagelle

Perugia – Lecce 1-1
22′ st Olivieri (P), 44′ st Coda (L) rig.
43′ pr espulso Kouan (P)

Perugia: Chichizola 7; Sgarbi 6.5, Angella 7, Zanandrea 6 (30′ st Beghetto 6); Falzerano 6 (1′ st Curado 6.5), Segre 7, Kouan 4, Santoro 5, Lisi 6 (1′ st Burrai 6.5) ; Olivieri 7.5 (30′ st Matos), De Luca 6.5 (42′ st D’Urso sv). All. Alvini 7.

Lecce: Gabriel 6 (17′ st Bleve 5); Calabresi 5.5, Tuia 6, Lucioni 5.5, Barreca 6.5; Blin 6 (13′ st Majer 6), Hjulmand 7, Ragusa 6.5; Listkowski 5.5 (13′ st Helgason 6), Coda 6.5, Rodriguez 6. All. Baroni 6.

Arbitro: Santoro di Messina 5.

La partita dei Grifoni

Chichizola 7: quasi mai chiamato in causa dagli attaccanti del Lecce, pur con l’uomo in più. All’ultimo minuto intuisce il tiro di Coda dal dischetto, ma la palla si impenna e finisce in rete. Nel recupero si oppone a Hjulmand salvando il Perugia dalla beffa.

Sgarbi 6.5: neutralizza i temibili attaccanti del Lecce. Poi si fa sorprendere nel finale, ma Chichizola ci mette una pezza.

Angella 7: guida la difesa senza sbavature, vanificando i cross e le mischie che il Lecce riesce a produrre.

Zanandrea 6: un suo errore nel primo tempo rischia di costare caro al Perugia, ma nel complesso non demerita (30′ st Beghetto 6: prova a spingere, anche con l’uomo in meno)

Falzerano 6: bada a più a contenere che a offendere, anche perché nel primo tempo le due squadre restano molto chiuse. Poi viene sacrificato da Alvini dopo l’espulsione di Kouan (1′ st Curado 6.5: entra quando c’è da stringere i denti ed è una sicurezza).

Segre 7: chilometri, qualità e intelligenza a centrocampo. Recupera tanti palloni e cerca di trasformare in oro i pochi che capitano per offendere la retroguardia leccese.

Kouan 4: sull’azione che porta al primo cartellino subisce fallo, ma l’arbitro non lo sanziona. Poi, da ultimo esterno in barriera, salta con il braccio inutilmente largo.

Santoro 5: condanna il Perugia al pari saltando in area con il braccio largo sul colpo di testa di Hjulmand che non avrebbe impensierito la retroguardia. Non è un difensore, per sua parziale discolpa, però è stata un’entrata ingenua.

Lisi 6: anche lui bloccato in un primo tempo bloccato, poi Alvini con l’uomo in meno è costretto a ridisegnare il Grifo (1′ st Burrai 6.5: lavora palloni a centrocampo, annullando la superiorità numerica del Lecce a centrocampo. I suoi lanci per gli attaccanti risultano sempre un pericoloso per la difesa ospite).

Olivieri 7.5: ha voglia di vendetta verso i tifosi leccesi che lo avevano fischiato per tutto il girone di andata. L’ex si danna. Manca l’appuntamento col gol alla prima occasione, ma si rifà nella ripresa beffando mezza retroguardia giallorossa sull’uscita avventata di Bleve (30′ st Matos: dovrebbe tentare lo spunto per colpire il Lecce sbilanciato, ma non riesce ad incidere).

De Luca 6.5: altra prova generosa. Se il Lecce spinge poco anche con l’uomo in più il merito è anche del lavoro che lui fa insieme al compagno di reparto. A cui serve un assist. Poi Bleve gli chiude la porta del raddoppio. Esce stremato solo a una manciata di minuti dalla fine. Chissà se la sua fisicità avrebbe fatto comodo a centro area (42′ st D’Urso sv: entra per gestire il pallone con la sua qualità, in un finale difficile).

All. Alvini 7: come a Brescia, è costretto a giocare contro una big con un uomo in meno per più di tempo. E anche stavolta l’uomo in più non si vede. Lascia le due punte per continuare a tenere in apprensione il Lecce. Nel finale arriva il pari degli ospiti ancora su un episodio sfortunato.

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