Dagli USA all’Università dei Sapori di Perugia per dieci giornate di formazione intensiva su cucina italiana, dieta mediterranea ed eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche. Protagonisti 150 chef e manager della catena Olive Garden, compagnia che ha più di 750 ristoranti diretti in America, da oggi, a gruppi di quindici, e sino a marzo 2015, saranno formati da Chef e docenti del Centro nazionale di formazione e cultura dell’Alimentazione umbro: Riccardo Benvenuti, Massimo Infarinati, Alessio Antonucci, Elisa Ascione e Claudia Urbinati. Si comincia oggi e si prosegue nel mese di novembre con altre due date, il 14 ed il 21.
Poi a seguire il 30 gennaio, il 6/20/27 febbraio ed il 6/13 e 20 marzo 2015. Per ogni giornata di formazione il calendario prevede due ore di pizzeria e arte bianca, altre tre ore riservate alla pasta e primi piatti per poi chiudere nel pomeriggio con lezioni su pasticceria e gelateria. La full immersion mira a far acquisire competenze altamente specializzate sulle caratteristiche e l’origine dei prodotti, tutti rigorosamente made in Italy e legati al territorio, le modalità di produzione e di lavorazione e una panoramica più che esaustiva sulle ricette delle specialità culinarie italiane. L’iniziativa nasce dalla sempre più stretta collaborazione tra Università dei Sapori e Lotito Food, uno dei più importanti importatori e distributori dell’Italian Food negli Stati Uniti, con l’obiettivo comune di promuovere e valorizzare la cucina e i prodotti del made in Italy in America.
Con questo progetto, che lo scorso anno ha formato altri 100 chef americani, si delinea il volto sempre più internazionale che l’Università dei Sapori sta imprimendo alla sua offerta formativa e che aspira a diventare un punto di riferimento mondiale per la diffusione della cultura alimentare. Molte le aspettative che gli chef americani ripongono in questa preziosa esperienza che consentirà loro di valorizzare al meglio i sapori e i valori della cucina italiana negli USA. Dieci giornate di scambio e confronto; un sicuro arricchimento per tutti gli chef protagonisti che sperimentano prodotti e scelgono quali piatti poter inserire nei menù del proprio ristorante o rivisitare, partendo dalle conoscenze e tecniche acquisite in Italia. Un’ottima opportunità anche per le aziende umbre per far “testare” la qualità delle proprie produzioni e farle apprezzare oltreoceano.