“Mi sono riappropriata della mia vita grazie all’aiuto e alla vicinanza di Claudio, mio figlio, che ci ha lasciato a soli 25 anni. Non è nella logica della vita sopravvivere a un dolore così grande, ma a volte c’è il germoglio della rinascita”.
Tomassina Ponziani, costretta a dire addio al figlio Claudio Conti, stroncato da un’infezione ospedaliera, il germoglio della rinascita l’ha trovato in Africa, tra i dannati della terra.
Dopo aver fatto decine di viaggi come volontaria nei paesi più poveri, dalla Tanzania, al Kenia, all’Uganda, ha deciso di fondare a Terni l’associazione “Claudio Conti”.
“E’ un segno – dice Tomassina – per testimoniare la bontà e la generosità di Claudio. Vorrei far vivere il suo sorriso a tante persone, a tanti bambini africani perché loro sono i grandi esclusi, i grandi emarginati, i grandi poveri. Sono Grandi”.
L’associazione Claudio Conti, nata da qualche mese, ora concentra i suoi sforzi in progetti in ambito scolastico e socio-sanitario, ma è aperta però a raccogliere le richieste delle popolazioni locali per valutare nuove esigenze e proposte.
“Oggi – dice Tomassina Ponziani – il nostro sogno è la realizzazione di una scuola e di un dispensario con annessa maternità in Uganda, ai confini con il Sudan. Un sogno che potrà diventare realtà solo se saremo in tanti a crederci ed impegnarci”.
Domani sera in tanti saranno presenti alla cena di beneficenza che l’associazione nata in ricordo di Claudio organizza a Vallantica. Si esibiranno i bambini del Baobab, accompagnati dal loro inseparabile padrino Mogol. Presenteranno la nuova canzone per l’Africa incisa nei giorni scorsi al Cet fondato a Toscolano dal grande paroliere. Il ricavato della vendita del cd sarà interamente devoluto a sostegno dei progetti dell’associazione “Claudio Conti”.
Perde il figlio per un' infezione ospedaliera, mamma ritrova la forza di vivere per l'Africa; nasce ass. “Claudio Conti”
Gio, 08/03/2012 - 17:12