Minori, anziani e disabili: arriva il Family Helper. A Città di Castello ed in Umbria il progetto è attivo da tempo ma fino alla fine del prossimo giugno c’è tempo per presentare domanda ed essere inseriti nell’elenco regionale dei Family Helper, figure operative utilizzate per prestazioni a domicilio per conciliare i tempi di vita e di lavoro di persone (con Isee inferiore a 40mila euro) che si trovino nella situazione di prendersi cura di figli minori di 16 anni, anziani o disabili.
A Città di Castello, al 2018, erano complessivamente 59 i progetti di questo tipo attivati per un contributo massimo e rendicontato di 800 euro; quest’anno si sono aggiunti altri 47 beneficiari tra le categorie per cui il Family Helper è stato attivato e il contributo si è alzato fino a 200 euro.
Per l’Assessorato alle Politiche sociali “le nuove povertà e le nuove forme di esclusione non possono essere contrastate o ridotte da interventi tradizionali, che si limitano a tamponare il bisogno economico, anche oggi presente ma spesso in combinazione con altre vulnerabilità, più critiche di una difficoltà finanziaria generica. Il Family Helper è un aiutante, un facilitatore, che entra in scena laddove la rete di sostegno e protezione familiare non è in grado o non può più coprire tutte le esigenze”.
Per candidarsi è necessario essere in possesso di determinati requisiti minimi di accesso e disponibili, su base volontaria, a fornire servizi integrativi flessibili, come il supporto a bambini e ragazzi, fra cui accompagnamento a scuola o nelle attività extra-scolastiche e aiuto nello svolgimento dei compiti scolastici, nell’espletamento di attività domestiche e nello svolgimento delle diverse attività quotidiane; in cambio riceveranno un contributo sotto forma di ‘buoni lavoro INPS’ (voucher del valore di 10 euro).
“Le finalità del Family Helper sono più ampie e in primo luogo dirette alla componente femminile del nucleo familiare che, a fronte del perdurare di una severa crisi economica e della precarietà occupazionale, incontrano crescenti difficoltà esistenziali e nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. La nuova figura così contribuirà anche a diminuire il ricorso a prestazioni pre-professionali, spesso caratterizzate da scarsa o nulla regolarità dal punto di vista contributivo e reddituale, assimilabili al lavoro nero”.
L’avviso pubblico per la formazione di un elenco regionale del Family Helper è consultabile sul sito internet del comune di Città di Castello nella sezione Trasparenza, clicca qui. Di durata triennale, l’iscrizione all’elenco regionale “Family helper”, è aperta a persone disponibili ad offrire servizi, nell’ambito di rapporti di lavoro accessorio ed è subordinata ad avere più di 18 e meno di 65 anni compiuti, cittadinanza italiana o protezione internazionale, essere nello stato di disoccupazione o di non occupazione, possesso di alcuni titoli professionali e d’istruzione.