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PD, REGNA IL CAOS. ELETTA NUOVA SEGRETERIA FRA LE POLEMICHE. GIUNTA E CONSIGLIERI IN FIBRILLAZIONE

Redazione

PD, REGNA IL CAOS. ELETTA NUOVA SEGRETERIA FRA LE POLEMICHE. GIUNTA E CONSIGLIERI IN FIBRILLAZIONE

Mar, 11/01/2011 - 01:40

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Anno nuovo, giunta nuova. Ma anche segreteria nuova. Ci son volute quasi 3 ore di assemblea per definire il nuovo assetto del Partito democratico spoletino. Solo pochi minuti dopo la mezzanotte, infatti, il segretario Andrea Bartocci ha sciolto la riunione che era cominciata alle 21 di ieri. La serata ha concluso di fatto una giornata all’insegna delle polemiche e dei veleni che hanno interessato non solo la segreteria ma anche la Giunta e il Consiglio comunale.

La segreteria – a capo del Partito, in qualità di Preisdente, è stato eletto Claudio Frascarelli che sostituisce così Fabrizio Luchetti. Secondo una logica che sembra voler premiare i ‘vecchi’ della politica cittadina, il piddì ha quindi deciso di affidarsi all’ex presidente dell’ASe, che fino a poche settimane fa sembrava contendere il ruolo andato poi a Bartocci. Daniela Tosti è stata invece eletta tesoriere, ruolo ricoperto fino allo scorso novembre da Bartocci. Tutta nuova (e, finalmente, all’insegna dei giovani) la nuova segreteria. 10 gli eletti e precisamente Alessandro Bocci, Marco Bolletta, Giorgio Dionisi, Cristina Donnola, Valia Fedeli Alianti, Cinzia Gioacchini, Paolo Martellini, Stefania Rosati, Daniela Tosti, Marco Trippetti. Ampiamente rispettata la quota rosa (5 donne e 5 uomini), un pò meno i rapporti di forza fra la corrente Bersani e Franceschini (7 a 3). Della segreteria faranno parte, oltre a Bartocci, i 5 segretari delle sezioni spoletine, Dante Andrea Rossi e Andrea Orlandi della segreteria provinciale di Perugia. Ma, come detto, la serata non è passata indolore. Ad accendere la miccia serale è stata l’assessore Maria Margherita Lezi che, telefonando a TO®, ha denunciato come la proposta dei vari membri da eleggere non sia stata affatto condivisa con i vertici del Partito: “è uno scandalo. Neanche io che ho rappresentato il Partito, che l’ho portato al 16% (la Margherita, n.d.r.), che ho ottenuto 400 preferenze, sono stata informata di quello che Bartocci & Co. avevo orchestrato. Così non ci si comporta, se si continua così il Pd avrà vita breve”, ha tuonato la potente assessora. Quelli della mancata partecipazione e democrazia interna, sono mali che affliggono da tempo la sede di Viale Trento e Trieste. Lo dovrebbe ben sapere la stessa Lezi, neopromossa anche all’assessorato al turismo, visto che proprio sul recente rimpasto di Giunta alcuni dirigenti, Vincenza Campagnani in primis, avevano denunciato di non esser stati preventivamente informati delle decisioni prese. Comunque ad abbandonare i lavori sarebbero stati altri 2 margheritini della prima ora come FaustoLibori e Vilma Fiata.

I Consiglieri – intanto, all’indomani della nomina del nuovo esecutivo guidato da Daniele Benedetti, si fanno sentire i rumors (e relativi mal di pancia) di alcuni consiglieri comunali già in corsa per occupare le sedie che si andranno di qui a breve a liberare. Se Domenico Montesi è sul piede di guerra per la delega assegnata a Cintioli per i “rapporti con la Comunità Montana” e che sperava gli venisse assegnata dal primo cittadino, Paolo Spedalieri fa sapere di voler puntare alla carica di capogruppo, nel caso in cui Patrizia Cristofori venisse eletta a presidente del consiglio comunale (scranno sul quale punta molto anche il socialista Enzo Alleori che oggi ha incassato la fiducia della segreteria provinciale del Psi). Una aspettativa, quella di Spedalieri, che non combacia molto con la intenzioni del duo Bartocci-Rossi, che puntano tutto su Silvano Pompili, e del sindaco che ha invece indicato Marco Trippetti. Fuori dai giochi Daniela Tosti, dopo l’incarico ricevuto in serata.

In Giunta – il primo giorno di lavoro della neoGiunta ha visto gli occhi di tutti puntati su Juri Cerasini, l’assessore all’urbanistica al quale era stata promessa anche la delega allo sport, finita poi fra le mani di Giancarlo Cintioli. Cerasini, a quanto è dato sapere, non sarebbe rimasto deluso per la mancata delega, quanto per l’atteggiamento del sindaco che non gli avrebbe comunicato il cambio di decisione. Dunque un problema di rapporti umani, più che politici.

Il ruolo dei quotidiani on line – nel corso della segreteria non è mancato, da parte della consigliera provinciale Laura Zampa e della collega Campagnani, un richiamo al ruolo dei giornali on line che avrebbero anticipato le notizie legate al rimpasto e alimentato così le polemiche. Indice puntato contro chi ha fatto trapelare le notizie, mettendo a rischio l’immagine dello stesso partito. Solo una precisazione: le prime anticipazioni sulla nuova Giunta sono apparse per la verita la scorsa settimana su un giornale romano della carta stampata. Ma forse le consigliere ai cartacei preferiscono gli on line.

(Ca.Cer.)


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