Se per il ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla la Giostra della Quintana non è meritevole del “Patrimonio d’Italia”, vale a dire il marchio riservato alle eccellenze nazionali che contribuiscono a valorizzare l’immagine dell’Italia e a generare conseguenti flussi turistici, la politica folignate si è stretta unitamente intorno all’Ente esprimendo dissenso, stupore e unità. Come anticipato mercoledì da TuttOggi.info, c’è anche chi ha ritenuto opportuno scrivere una lettera al ministro, vale a dire il quintanaro Daniele Mantucci, leader del centrodestra folignate e capogruppo in consiglio comunale per Rinnovamento. Questo il testo:
“Oggetto: Marchio Patrimonio Italia. Infondata esclusione della Giostra della Quintana.
Signor Ministro,
ho appreso che la Quintana, unitamente ad altre manifestazioni che utilizzano animali, è stata esclusa dal brend riservato alle eccellenze turistiche italiane.
Sono stato educato ad un grande amore per gli animali e soprattutto per i cavalli, tra i quali sono cresciuto. Sono stato cavaliere di concorso ippico e per molti anni presidente della più antica scuola di equitazione dell’Umbria. Intervengo, quindi, non sulla base di una qualunquistica solidarietà di campanile, ma con piena cognizione di causa. E posso garantirLe, Ministro Brambilla, che nella Quintana di Foligno il rispetto per i cavalli costituisce una priorità assoluta. Nelle scuderie rionali l’attenzione nei loro riguardi è altissima. I cavalieri provengono dai centri della FISE. Gli allenamenti sono costantemente seguiti da tecnici e veterinari qualificati. La Giostra è disciplinata da un severo regolamento antidoping, che io stesso avevo auspicato e che l’Ente organizzatore ha da molti anni adottato. Vengono, comunque, assunte, in ogni momento, in ogni fase tecnica, tutte le precauzioni possibili per garantire la massima sicurezza e il totale benessere, anche psicologico, degli animali. Sotto questo profilo la Quintana di Foligno è certamente all’avanguardia anche rispetto alle discipline controllate dalla Federazione Italiana Sport Equestri e promosse dal CONI.
Per queste ragioni la Quintana di Foligno non può essere superficialmente assimilata ai tanti palii, tornei o corse che ogni domenica si svolgono in Italia. Con le sue peculiarità, essa costituisce un richiamo turistico di grande spettacolarità ma anche un esempio di amore e di rispetto per gli animali.
Nei “12 punti per cambiare Foligno”, cioè nel programma presentato dal centrodestra alle ultime elezioni amministrative, sono state inserite, in una stessa, coerente prospettiva animalista, la riorganizzazione dei canili comunali, la istituzione di un gattile, ma anche la valorizzazione della Giostra della Quintana.
Peraltro, la Giostra a cavallo non è che uno dei tanti elementi, di sicura attrattività turistica, in cui la Quintana si articola (spettacoli teatrali e musicali, rievocazioni, riscoperta dei prodotti e dei piatti della più antica tradizione umbra).
Sono pronto a fornire la più ampia dimostrazione di quanto affermo. Sarei ben lieto di confrontarmi con tecnici di Sua fiducia. Ma farebbe davvero piacere a me e a tanti “quintanari” se Lei venisse a Foligno per assistere alla Giostra e constatare personalmente la situazione.
Le chiedo, comunque, di voler riconsiderare la decisione adottata, che ritengo assolutamente priva di fondamento.
Con i migliori saluti.
Prof. Avv. Daniele Mantucci
Coordinatore dei Gruppi Cambiare Foligno – PDL – Rinnovamento nel Consiglio Comunale di Foligno”.
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