Prima mediazione bipartisan in Commissione per cercare di trovare una soluzione all'attuale gattile, dove la situazione è insostenibile
Parco Gatti di Ponte San Giovanni, ok all’unanimità in Commissione all’odg per la regolamentazione. Nell’ordine del giorno presentato i consiglieri Pd Bistocchi, Borghesi, Paciotti, Ranfa e Zuccherini ponevano l’attenzione sulle condizioni del Parco dei Gatti di Ponte San Giovanni, insostenibili per volontari ed animali. Al termine della discussione, l’atto è stato sottoscritto anche dai consiglieri Valigi e Morbello, in qualità di rappresentanti della Consulta degli animali ed è stato approvato all’unanimità dalla commissione.
L’odg sul Parco Gatti
I proponenti chiedevano al sindaco e alla Giunta di provvedere immediatamente, vista la stagione, a una regolarizzazione della struttura del Parco dei Gatti di Ponte San Giovanni, nelle modalità più confacenti al Comune stesso, proprietario dell’area in cui sorge il Parco, nonché alla messa a norma degli impianti, al fine di favorire il lavoro dei volontari che si occupano della cura degli animali.
“Da oltre 16 anni – ha ricordato la capogruppo Bistocchi, illustrando l’atto – il Parco dei Gatti si prende cura di gatti abbandonati, favorendone l’adozione. Al momento ospita circa 130 gatti, accuditi dai volontari con il loro instancabile e impagabile lavoro e grazie alle donazioni di privati cittadini. Nel 2006, – precisano i consiglieri – la struttura era stata trasferita nella sede attuale, ma si sarebbe dovuto trattare di un trasferimento temporaneo. Negli ultimi anni, le condizioni della struttura, mai agevoli per gli animali e i volontari, hanno visto un progressivo peggioramento a causa del mancato allaccio della corrente elettrica, proprio a causa della provvisorietà che avrebbe dovuto avere la sede. Le condizioni di lavoro dei volontari – ha concluso Bistocchi – e quelle di vita degli animali sono ormai insostenibili e a nulla sono valse le richieste di supporto dei responsabili del parco all’amministrazione comunale”.
L’ipotesi del gattile a Balanzano
Al termine della precedente discussione l’atto era stato rinviato per dare modo agli uffici di effettuare ulteriori approfondimenti, anche con Anas, proprietario di parte dell’area insieme al Comune, al fine di individuare una soluzione adeguata e condivisa. L’ing. De Micheli e il geom. Cicioni hanno confermato che la struttura attuale non ha conformità urbanistica e la variante su una struttura già esistente non è consentita. “Al momento – hanno informato – stiamo effettuando degli studi su Ponte San Giovanni, anche nell’ambito del Piano nazionale Pinqua relativo alla qualità abitativa, per valutare diverse soluzioni alternative. Al momento l’unica più rapida sarebbe il trasferimento del gattile in una zona, a Balanzano, quindi non lontano, di proprietà comunale e con i requisiti urbanistici adatti, oltre a essere adeguata dal punto di vista della sicurezza e della salubrità”.
E dubbi sullo spostamento
Contrario a questa soluzione si è detto il Mincigrucci, che ha tenuto a ricordare come l’area dove sorge adesso il gattile in passato fosse una zona degradata, che l’allora circoscrizione aveva cercato di recuperare proprio attraverso la struttura, che, negli anni, è diventata un punto di riferimento del quartiere. A suo avviso, invece, la zona proposta in alternativa risulta lontana e difficilmente raggiungibile, per cui spostarlo significherebbe farlo morire. Come ulteriore alternativa, Mincigrucci ha proposto di utilizzare l’area del parco limitrofa alla struttura attuale, dove è stata realizzata un’area di sgambamento per cani.
I tecnici hanno però spiegato che questa soluzione non è percorribile, sia perché la zona suddetta è individuata dal Prg come zona per servizi pubblici, in cui gli unici insediamenti possibili sono impianti sportivi e luoghi di culto, sia perché è oggetto di convenzione con il gestore della piscina.
Nel dibattito è intervenuto il consigliere Valigi a sottolineare l’impegno dei consiglieri stessi e degli uffici per trovare una soluzione adeguata e condivisa. Valigi ha anche ritirato l’emendamento presentato nella scorsa seduta, chiedendo però alla proponente Bistocchi di togliere la frase “proprietà del territorio” con riferimento all’amministrazione comunale e ha chiesto di poter rendere l’ordine del giorno dell’intera commissione.
Per la consigliera Ranfa ha, dal canto suo, a ribadire l’importanza del gattile per il quartiere di Ponte San Giovanni e ha sollevato perplessità rispetto alla nuova soluzione individuata in quanto essendo in luogo poco accessibile e fuori mano limiterebbe molto l’azione dei volontari.
La mediazione e l’ok bipartisan
La presidente Casaioli ha, tuttavia ricordato che anche laddove si dovesse adottare una variante urbanistica per regolarizzare la struttura attuale, bisognerebbe comunque togliere quello che c’è e ricostruirlo successivamente, con un conseguente disagio alla struttura anche in termini di tempi. Casaioli ha, comunque, ribadito la volontà della commissione di cercare un punto di equilibrio tra tutte le esigenze.
Al termine della discussione, la proponente Bistocchi ha accolto l’emendamento di Valigi, proponendo a lui e alla consigliera Morbello, in qualità di membri della Consulta degli animali, proposta che gli stessi consiglieri hanno accolto. Al termine, l’atto è stato votato favorevolmente da tutti i consiglieri presenti.