Si è concluso negativamente, con una determina dirigenziale della Regione Umbria del 7 novembre 2017, recentemente pubblicata,il procedimento di Valutazione Impatto Ambientale (V.I.A.) interregionale, integrato con la procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (V.Inc.A.) relativo al progetto del Parco eolico in loc. Cima le Fienaie, tra i Comuni di Città di Castello, San Giustino e Mercatello sul Metauro (PU), presentato dalla società energetica ravennate ATER s.r.l.
Parco eolico a Città di Castello, il caso dopo il video di Sgarbi | Ecco il progetto
Numerosi pareri negativi, per il forte impatto ambientale e paesaggistico, sono intervenuti nel procedimento di V.I.A. Tra questi quello del Ministero dei beni culturali, del Comune di Città di Castello e della Provincia di Perugia mentre sono stati diversi gli atti di intervento nel procedimento, con osservazioni articolate in merito al rischio di un “devastante scempio naturalistico”, da parte del Gruppo Guardie ambientali del Wwf Marche (in particolare del coordinatore Peppe Dini), dell’associazione La Lupus in Fabula, di Italia Nostra e del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus. Era stata messa in dubbio, inoltre, anche la scarsa presenza di vento costante, che avrebbe reso l’impianto, di fatto, poco efficiente.
Superate anche varie difficoltà amministrative in tema di obblighi di pubblicazione, la lunga procedura si è quindi conclusa con il diniego di pronuncia di compatibilità ambientale. Va ricordato che il progetto del Parco eolico di Cima le Fienaie comprende 5 aereogeneratori (4 nel territorio comunale di Città di Castello e 1 in quello di San Giustino) da 3,3 MW ciascuno (potenza complessiva 16,5 MW), con fondazioni, strade di accesso, e opere di connessione alla rete elettrica nazionale (strade di servizio, cavidotti interrati, cabine di smistamento, stazione di trasformazione, elettrodotto aereo ad alta tensione 132 kV) nel territorio comunale di Mercatello sul Metauro (PU).
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha espresso forte soddisfazione “per una decisione che ha giustamente posto in rilievo i grandi valori ambientali e storico-culturali del paesaggio dell’Appennino Umbro-Marchigiano“.