Quasi mille i partecipanti sono stati accompagnati dall’arcivescovo Boccardo all’udienza con Papa Francesco nell’aula Paolo VI
Quasi mille i partecipanti – ragazzi, catechisti, animatori e genitori – che sono stati accompagnati, sabato 17 settembre, dall’arcivescovo Renato Boccardo e da diversi parroci all’udienza con Papa Francesco nell’aula Paolo VI.
Il saluto dell’Arcivescovo Boccardo al Papa: presentazione ragazzi. «Santo Padre, sono lieto di presentarLe gli adolescenti cresimati e cresimandi della nostra Archidiocesi di Spoleto-Norcia. Siamo venuti oggi a Roma per “vedere Pietro”. Siamo certi che l’incontro con il Papa costituirà per loro incoraggiamento prezioso nell’affrontare questa avventura. Questi ragazzi sono anche portatori di futuro: domani saranno gli adulti della società e della Chiesa locale che stiamo edificando per loro».
La benedizione a Sant’Eutizio
In quell’occasione l’Arcivescovo Boccardo ha chiesto al Papa di benedire una delle pietre estratte dalle macerie dell’Abbazia di S. Eutizio in Preci. «Come Lei ben sa, Santo Padre, veniamo da una terra che porta ancora sanguinanti le ferite del terremoto del 2016. Vogliamo riedificare non solo i muri crollati ma anche e soprattutto il tessuto sociale ed ecclesiale delle nostre comunità. Grazie all’impegno, alla competenza, alla determinazione di tanti, la ricostruzione sta diventando realtà e vediamo giorno dopo giorno finalmente “risorgere” le nostre case e le nostre chiese. Tra queste, nelle prossime settimane inizieranno i lavori per il complesso abbaziale di Sant’Eutizio.
Le chiediamo, Padre Santo, di voler benedire una delle pietre estratte dalle macerie dell’Abbazia: la Sua benedizione si estenderà così idealmente a tutto quel fervore di progetti e di opere a livello umano e strutturale che vuole restituire alla nostra Valnerina la bellezza originale della sua gente e dei suoi paesi».
Discorso di Papa Francesco
«Ringrazio mons. Boccardo per le parole di saluto. Sono contento cari ragazzi che siete qui, rappresentate la nuova generazione. Siete come tanti fiori che stanno sbocciando. Voi venite da un territorio ferito dal terremoto e sapete bene la differenza tra una cosa solida e una che crolla. Mi avete portato una pietra dell’abbazia di S. Eutizio in Preci da benedire e che sarà il simbolo della ricostruzione. Volentieri lo faccio e con essa benedico voi che siete le pietre vive della Chiesa. Vi lascio due parole: Battesimo e pietra viva. Andata avanti con esse per edificare la casa sulla roccia». Al Santo Padre, per la sua carità, i ragazzi di Spoleto-Norcia hanno donato anche dei cesti con prodotti tipici della Valnerina.
L’avvio dei lavori
Dopo che il Papa ha benedetto una pietra estratta dalle macerie dell’Abbazia di S. Eutizio, mons. Boccardo ha annunciato che lunedì 3 ottobre, nel cortile della stessa Abbazia, firmerà il contratto per l’avvio del recupero della chiesa. Insieme all’Arcivescovo sarà presente il Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016 Giovanni Legnini.
«La firma che apporrò è un gesto formale – ha detto l’Arcivescovo –che compio con grande soddisfazione perché dopo sei anni dalle scosse, finalmente, si avvia la ricostruzione di questo luogo così caro agli abitanti della Valle Castoriana e così significativo per la storia della nostra Chiesa locale. Rivolgo un pensiero di particolare gratitudine al Commissario Legnini che ha seguito personalmente e con grande interesse tutto l’iter che oggi ci conduce all’avio dei lavori».