“Con la decisione di riconvertire l’Ospedale di Foligno per l’emergenza Covid19 la presidente Donatella Tesei riconosce il grande livello qualitativo del presidio di Foligno che dopo l’emergenza dovrà essere notevolmente valorizzato e potenziato”. È quanto dichiara il consigliere regionale Donatella Porzi (Pd).
“In questi giorni – prosegue Porzi – quasi tutti gli interventi programmati all’ospedale di Foligno saranno sospesi e dirottati verso altri presidi ospedalieri della Regione, questo per permettere la riconversione e affrontare l’emergenza Covid19. È ormai noto da diverso tempo che i percorsi differenziati non riescono a garantire gli appropriati livelli di sicurezza e quindi è necessario creare ospedali differenziati. L’Ospedale di Foligno è l’unico presidio della Valle Umbra sud dotato di emodinamica indispensabile per il trattamento dell’infarto oltre ad avere la maggior parte delle specialistiche. Ora è chiamato a svolgere questo importantissimo ruolo, grazie alla corretta programmazione sanitaria fatta negli anni 2000 che ci permette di avere oggi una eccellenza in grado di mettersi al servizio della collettività nella battaglia al Covid19”.
“Questo – continua Porzi – non è il momento di fare polemica, è il momento della solidarietà fra i territori dell’Umbria, quindi una riconosciuta eccellenza come l’Ospedale di Foligno saprà sicuramente accettare la sfida a cui è chiamato. Foligno farà la sua parte nel supportare gli altri presidi a partire da Terni e Perugia, ora che gli viene riconosciuto il grande livello qualitativo e la sua centralità nel sistema sanitario regionale. La vera sfida arriverà quando sarà finita l’emergenza con il rilancio degli ospedali che sono stati in prima linea nella battaglia al virus”.
“È giunto il momento – spiega Porzi – di decisioni serie, competenti. È giunto il momento che si comunichi ai cittadini cosa si è fatto finora senza lamentarsi o lanciare invettive contro altre istituzioni. Occorre dire come si intende rilanciare l’ospedale di Foligno quando tutto sarà finito. Alla fine della crisi in atto da parte della Regione dovrà essere preso un serio impegno per un significativo potenziamento delle unità degli operatori sanitari, medici, infermieri e tecnici necessari per gestire le attrezzature e le postazioni di rianimazioni che in questi giorni verranno implementate. Come pure andranno riattivate e ulteriormente potenziate tutte le attività specialistiche attive fino all’attuale riconversione per il Covid19. Ci auguriamo infine– conclude Porzi – che la nostra disponibilità a collaborare sia presa a modello per governare e prendere decisioni lungimiranti negli interessi dei cittadini”.