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Ospedale di Terni, Cgil interviene sui letti in corsia

Redazione

Ospedale di Terni, Cgil interviene sui letti in corsia

Lun, 30/07/2012 - 13:43

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Cgil Terni

La situazione caotica in cui sono organizzate le degenze all'azienda ospedaliera di Terni, raccontata in questi giorni sui quotidiani locali, ha riportato alla luce un problema che nasce da lontano. Un'azienda con problemi seri sul versante della dotazione del personale che la Fp aveva già provveduto a segnalare alla Direzione nei mesi scorsi.
Non dovrebbero servire né il caldo, né gli anziani per far lievitare il numero dei letti in corsia, né possiamo obbligare il personale infermieristico e di supporto a non andare in ferie, a meno che non si affermi che, al tempo della crisi, anche le ferie sono un privilegio da sopprimere.
Quello che accade in questi giorni all'interno del “S. Maria” è, sotto il profilo epidemiologico, un fatto assolutamente normale; nel periodo estivo la domanda sanitaria può crescere.
Quello che invece riteniamo un fatto eccezionale è che, a fronte di una domanda di salute prevedibile, si è determinata una risposta dei servizi assolutamente insufficiente e le ragioni di tale situazione erano già state annunciate nei mesi scorsi dalla nostra sigla sindacale, mentre tutti inneggiavano alla caccia ai fannulloni, agli imboscati o furbetti che dir si voglia.
Ora che la battuta è terminata e che i cacciatori, compreso il Sevizio delle Professioni Sanitarie, hanno scoperto che una certa fauna da noi era estinta da tempo, cominciano a crearsi problemi seri tra i lavoratori, ma soprattutto per i cittadini che purtroppo necessitano di cure.
I continui vitùperi, anche da parte di importanti sigle sindacali, nei confronti di dipendenti più o meno ignoti, più o meno imboscati, è un comportamento scorretto e lesivo dell'immagine dei lavoratori dell'Azienda Ospedaliera, soprattutto quando non si ha il coraggio di denunciare situazioni, fatti e persone che in queste circostanze si macchierebbero di così gravi responsabilità.
-É utile dire che ci sono gli imboscati o troppi primari per indignarsi di fronte alle scene di pietà a cui stiamo assistendo in questi giorni all'interno dell'ospedale?
-È necessario abbrutire il dibattito per togliere i letti dalle corsie?
-È infine etico fomentare la rabbia dei cittadini già provati dalla malattia per pura ricerca di consenso?
Seguitiamo a sostenere che l'Azienda Ospedaliera di Terni soffre di gravi carenze di personale infermieristico, tecnico, riabilitativo e di supporto e, al riguardo, non possiamo che prendere atto del fallimento del famigerato piano di riorganizzazione dell'orario di lavoro (da noi contestato), messo in atto da alcuni mesi che prometteva la soluzione dei mali nella gestione del personale, l'aumento delle presenze e l'espiazione di tutti i peccati per i dipendenti furbetti.
Così non è stato e la situazione è anzi ulteriormente peggiorata, come avevamo facilmente previsto.
La risposta appare evidentemente palliativa e non risolve la causa del problema.
La situazione dell'Azienda Ospedaliera appare ancor più grottesca e sorprendente se si pensa alle celebrazioni sulla magnificenza delle strutture sanitarie che ogni giorno ascoltiamo dalla viva voce di manager ed autorevoli amministratori della nostra regione.
Insistiamo nel pensare che occorre assumere un atteggiamento di grande responsabilità, a partire dalla dialettica, da parte di amministratori, manager e organizzazioni sindacali nell'affrontare uno stato di crisi profonda che sta coinvolgendo tutto il sistema dei diritti compreso quello alla salute.
È necessario partire dalla consapevolezza che non ci troviamo di fronte ad una semplice operazione di maquillage del sistema sanitario, ma ad una vera trasformazione epocale che rischia di rimettere in discussione i diritti universali fino ad oggi garantiti.
Quello che accade in questi giorni all'interno dell'Azienda Ospedaliera potrebbe essere nei prossimi anni lo standard assistenziale garantito ed a nulla vale la caccia agli untori che si vuole fare a tutti i costi in queste situazioni, cercando di eludere le ragioni di una diminuzione imponente di risorse che ha interessato il nostro Servizio Sanitario Regionale.
Nelle prossime ore chiederemo un incontro urgente ai vertici dell'Azienda per capire come la Direzione si prepara al clima di austerity che coinvolgerà l'Umbria nei prossimi mesi e soprattutto quali saranno le misure di Spending Review che si dovranno attuare all'interno dell'Azienda Ospedaliera.
Sarà questo, pensiamo, il terreno utile per la valutazione delle scelte di manager e dirigenti.


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