Ospedale di Assisi, pronto soccorso a rischio? - Tuttoggi.info

Ospedale di Assisi, pronto soccorso a rischio?

Flavia Pagliochini

Ospedale di Assisi, pronto soccorso a rischio?

Mer, 19/05/2021 - 11:48

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L'allarme di Assisi Domani che raccoglie la preoccupazione di cittadini e personale, la replica della Lega

Un nuovo allarme sulle condizioni dell’ospedale di Assisi e sulla potenziale chiusura del pronto soccorso. A lanciarlo Assisi Domani, secondo cui “in questo momento all’ospedale di Assisi le prenotazioni fatte per un’ortopanoramica non possono essere effettuate perché l’apparecchio non funziona più! È rotto da mesi e non vi è stata nessuna riparazione nonostante i solleciti ripetuti. La realtà è che l’ospedale di Assisi è in affanno: il pronto soccorso fatica, c’è un solo cardiologo in tutto l’ospedale (fino a pochi mesi fa ne avevamo 5) che ovviamente non può coprire tutte le ore necessarie al servizio; il reparto di medicina a ciclo breve è chiuso. I posti letto diminuiscono al diminuire degli specialisti. Il bar è chiuso e non riapre. Non vi è nessuna manutenzione su esterno e interni da mesi“.

Assisi Domani: “Crescente preoccupazione di personale sanitario e utenti”

Dalla lista civica del sindaco arriva inoltre la segnalazione di “un ulteriore depotenziamento dell’ospedale di Assisi con il rischio di chiusura del pronto soccorso“, e “la crescente preoccupazione del personale sanitario dell’ospedale e degli utenti, per la mancata sostituzione di alcuni macchinari e il depauperamento con mancato reintegro di alcune figure chiave“. Una speranza potrebbe arrivare dal Recovery Plan, che vede protagonista l’ospedale di Assisi: la Regione ha richiesto 50 milioni di euro per il potenziamento dell’offerta sanitaria territoriale attraverso implementazione dei servizi e rinnovamento di strutture e macchinari, ma è tutto da vedere se i fondi richiesti saranno ottenuti e comunque, per Assisi Domani, i fatti al momento “stridono con gli annunci in pompa magna, per una mozione approvata dal consiglio regionale ma priva di un reale progetto di rilancio e di un impegno concreto che indichi quali siano le linee che intende seguire per il rilancio la Regione, responsabile della struttura“.

Ospedale di Assisi, la replica della Lega

Parole che portano alla replica del capogruppo della Lega in Regione Stefano Pastorelli, “La lista civica Assisi Domani evidentemente non si è accorta che nell’ultimo anno abbiamo vissuto una grave pandemia che ha costretto la regione Umbria, così come tutte le regioni d’Italia e tutti i paesi del mondo, ad una riorganizzazione totale della rete sanitaria regionale al fine di contrastare l’avanzata della pandemia”. Pastorelli, che ha fatto approvare la mozione con cui “si impegna l’assessore Luca Coletto a valutare con attenzione, per eventuali investimenti nelle attività del nosocomio, il potenziale di mobilità attiva extra regionale, che apporterebbe benefici al bilancio regionale. Un atto che è stato votato all’unanimità anche dal PD e dalle opposizioni che siedono in Assemblea Legislativa, segno evidente di come la sinistra riconosca la totale mancanza di considerazione verso l’ospedale di Assisi che ha contraddistinto la politica regionale degli ultimi anni”.

L’allarme di Paggi sull’ospedale di Assisi: “Manca il personale”

Infine l’assessore Massimo Paggi segnala la cronica carenza del pronto soccorso dell’ospedale di Assisi: “Ci sono situazioni impellenti nella loro drammaticità che necessitano di interventi che non possono aspettare i tempi biblici della politica. L’attuale emergenza riguarda il pronto soccorso della città di Assisi che, con la possibile, probabile, auspicabile, normalizzazione di tutti gli altri ospedali dell’era Covid dovrà far a meno di ben quattro unità mediche che torneranno ai loro ospedali. Queste quattro unità erano venute a coprire pro-tempore altrettante figure di ruolo ad Assisi che per motivi diversi avevano abbandonato il servizio. Conseguenza di ciò è che le sette unità restanti non saranno in grado di coprire al meglio i turni di servizio al Pronto Soccorso e garantire il servizio 118 alla vigilia poi delle ferie estive e al ritorno del turismo di massa che vede Assisi al centro dei flussi. La mancanza, ormai cronica di figure mediche è un problema assoluto e necessiterebbe di un intervento organico da parte dei vertici sanitari (Regione, Direzioni di Usl e Aziende e Sindaci) per rivedere in maniera organica tutta la organizzazione dei servizi di urgenza in una visione nuova e pratica di essi.

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