La Presidente della Giunta regionale Donatella Tesei ha decretato la riconfigurazione dell’ospedale di Spoleto, parzialmente e in via temporanea, in nosocomio per affetti pazienti da covid come del resto la maggior parte degli ospedali umbri.
Per Spoleto si tratta di ricoverare fino ad un massimo di 70 posti letto.
Ospedale covid
L’Ordinanza, attesa per questa mattina, è stata pubblicata a metà pomeriggio e, come era stato anticipato, sancisce il ritorno dei servizi una volta terminata l’emergenza. Leggiamo
“Al fine di predisporre idonee misure per fronteggiare l’emergenza dovuta all’estendersi dell’epidemia da COVID-19 e considerato, per diversi ordini di motivi, che l’Ospedale di Spoleto;
1) è un ospedale sede di DEA di I livello con 133 posti letto per acuti in cui è possibile individuare spazi dedicati per il COVID salvaguardando i percorsi da dedicare a casistiche non covid (radioterapia, DH oncologico, attività ambulatoriali specifiche, screening , etc.)
2) è già presente una terapia intensiva con 4 posti letto già ampliati a 6
3) si possono realizzare 6 PL di terapia semintensiva
4) è presente equipe di Medici anestesisti con esperienza e competenza rianimatoria;
5) possiede una distribuzione spaziale che consente di individuare aree indipendenti da adibire a spazi assistenziali per pazienti covid positivi, garantendo il mantenimento di linee di produzione separate per assicurare attività assistenziali per la popolazione del territorio di riferimento”.
Al secondo articolo del decreto si afferma di riconfigurare l’ospedale di Spoleto “come ospedale regionale dedicato all’emergenza coronavirus con integrazione dello stesso nella rete assistenziale con gli altri Presidi già sede di ricorveri per pazienti covid, atteso che al termine dell’emergenza verrà ripristinata la situazione ex ante tenuto anche conto delle indicazioni del redigendo Piano sanitario regionale”.
Dunque la Governatrice ha ratificato la volontà di riportare nel nosocomio della città del Festival tutti quei servizi destinati a trasferirsi per il periodo dell’emergenza.
Certo alla politica e alle istituzioni locali monitorare ora la stesura del prossimo Piano sanitario regionale, affinché davvero Spoleto possa rimanere un centro di eccellenza e ottenere la più volte auspicata integrazione con l’ospedale di Foligno.
Bagarre in consiglio
Intanto sul canale youtube del comune andava in onda il consiglio comunale di Spoleto che ancora una volta non ha mancato di offrire degli interventi di dubbio gusto politico, con l’assemblea spaccata in due tra i firmatari del documento di protesta (la Giunta e i capigruppo Bececco, Lisci, Mancini, Militoni, Ugolini) e quelli che se ne sono dissociati presentando stamani una mozione con alcune proposte da portare sul tavolo della governatrice Tesei (Alleanza civica, Fd’I, Marina Morelli di FI e tre consiglieri della Lega).
Un documento quest’ultimo che ha sollevato l’interesse sia della restante parte della Lega, sia del capogruppo Pd Stefano Lisci che si sono detti favorevoli a votarlo con urgenza per poterlo discutere, eventualmente emendare e approvare.
Ospedale, Sindaco attacca Governatrice. La replica della Lega
Un atto sicuramente migliorabile, ma che poteva rappresentare un buon punto di partenza rispetto a quello su cui ci si era precipitati ad apporre firme senza apportare nessuna proposta concreta.
Ma neanche la mozione ha trovato l’unanimità, con alcuni consiglieri (Bececco, Laureti, Renzi e Ugolini) che sono sembrati più preoccupati di non riconoscere il lavoro dei colleghi che di trovare una quadra sul delicato tema dell’ospedale.
Alla fine l’urgenza della mozione (che sarà modificata in conferenza dei capigruppo e sarà iscritta al primo punto all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale) è passata con 12 voti favorevoli e 1 contrario (quello del presidente del consiglio Sandro Cretoni).
Pronto soccorso chiuso
Alle 18.10 in punto il sindaco De Augustinis ha interrotto i lavori dell’assise per comunicare di aver ricevuto “dall’ufficio stampa la copia dell’ordinanza regionale che trasforma quello di Spoleto in ospedale covid con la chiusura anche del pronto soccorso”. Il sindaco ha anche stigmatizzato di aver ricevuto la notizia tramite questo canale e non per vie istituzionali, ma ormai è acclarato che i rapporti con la Presidente si sono lacerati.
La notizia della chiusura del pronto soccorso ha preso in contropiede tutti i consiglieri, anche quelli più propositivi.
Cretoni ha provato a proseguire i lavori e il consiglio ha anche approvato i primi due punti all’ordine del giorno (il Regolamento esecutivo della Zona sociale n. 09 Umbria per l’accesso e la compartecipazione ai servizi socio assistenziali e socio sanitari e la Ratifica delle variazioni d’urgenza al B.P. 2019/2021 esercizio provvisorio 2020 – 2021 per Direzioni Sviluppo Servizi alla Persona – Finanziaria).
Armatevi e partite
Giusto il tempo di annunciare il terzo punto che la Bececco e la Laureti hanno chiesto di interrompere i lavori e di precipitarsi tutti davanti al pronto soccorso di Spoleto in segno di protesta contro la decisione della Giunta regionale, di fare qualcosa in difesa dell’ospedale.
Un dettaglio che la Laureti fosse in collegamento dalla sua residenza di Roma e la Bececco abbia ammesso di non poter partecipare perché a casa in quarantena.
Il loro appello è stato comunque recepito e poco prima delle 20 c’era già un crocchio di una trentina di persone davanti al nosocomio. Il sindaco De Augustinis, i leghisti Cretoni e Fagotto con l’assessore Flavoni (pronto a lasciare la Lega sulla partita dell’ospedale), Mancini e Ranucci di Laboratorio, la dem Erbaioli, i consiglieri di SP e Ac Frascarelli, Profili e Settimi, il capogruppo di Fd’I Polinori e di OS Renzi.
Presente anche il portavoce del City forum Sergio Grifoni, che ieri ha tenuto un incontro col sindaco ripreso in un video che ha sollevato molte perplessità sia a Spoleto che a Perugia.
Pronto soccorso salvo
Mentre la protesta, silenziosa e discreta, prendeva forma da palazzo Donini arrivava la conferma che il pronto soccorso verrà mantenuto. A quanto riferito ufficialmente a Tuttoggi infatti, si seguirà una doppia strada: da subito verrà allestito un pronto soccorso “da campo” con 118 e protezione civile mentre si “valuteranno e realizzeranno percorsi di sicurezza per avere anche un pronto soccorso no covid”.
Una decisione che il sindaco De Augustinis, sentito sull’argomento, ha detto di non conoscere.
Protesta lungo la Flaminia
Indubbiamente la notizia non è stata ancora ufficializzata. Tanto che un drappello di coloro che erano davanti al pronto soccorso, tra cui il presidente Cretoni e il presidente di Confcommercio Barbanera, sono saliti fino allo svincolo sud della Città per bloccare la Flaminia.
Sul posto sono già presenti pattuglie di Carabinieri e Polizia che controllano a distanza i manifestanti. Al momento il traffico sembra comunque scorrere seppur tra qualche difficoltà
(aggiornato alle 22.28)
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