Ospedale Spoleto, Tesei annuncia: Struttura complessa Urologia e Strutture semplici per ogni patologia - Tuttoggi.info

Ospedale Spoleto, Tesei annuncia: Struttura complessa Urologia e Strutture semplici per ogni patologia

Carlo Ceraso

Ospedale Spoleto, Tesei annuncia: Struttura complessa Urologia e Strutture semplici per ogni patologia

Ven, 19/01/2024 - 16:45

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Ospedale, l'opposizione supera Sisti a sinistra: Struttura Complessa Urologia e Strutture semplici per ogni patologia, ecco le novità. Incontro Tesei - centrodestra

Sull’Ospedale “San Matteo degli Infermi” di Spoleto, l’opposizione supera a sinistra il Sindaco Sisti, ma anche il Vice sindaco Lisci che del primo partito (PD) è anche il segretario, e arriva a quel tavolo di confronto con Palazzo Donini che il Comune non ha (inspiegabilmente) voluto ancora richiedere.

Ci hanno pensato così le forze di opposizione, quelle del centro destra con le civiche Alleanza civica – Civitas e Obiettivo Comune), che a quanto si legge in una nota di pochi minuti  fa, sono stati ricevuti ieri pomeriggio per una lunga riunione in cui sono stati discussi diversi punti e ottenute precise garanzie. 

L’affondo al Sindaco

L’iter procedurale del progetto relativo al Terzo Polo Sanitario sta procedendo velocemente, con la Regione e l’ASL che stanno mettendo a punto il crono programma degli interventi previsti. Nell’ultima seduta del Consiglio Regionale, la presidente Tesei, dopo aver motivato esaustivamente le ragioni che hanno portato alla elaborazione di tale documento, ha offerto la propria disponibilità al sindaco Sisti per un confronto costruttivo in materia, facendo dedurre come, sino ad ora, tale confronto non sia stato mai ricercato dal primo cittadino. In attesa quindi che il Sindaco, dall’alto del suo sapere, decida di scendere dal baldacchino delle arringhe populiste, per affrontare l’argomento intorno ad un tavolo istituzionale autorevole, abbiamo richiesto noi, come forze politiche di opposizione in Consiglio Comunale, un incontro mirato in Regione”. Comincia così la nota che ripercorre sinteticamente quanto avvenuto lo scorso 16 gennaio in Assemblea Legislativa dove la presidente aveva, tra l’altro ricordato come il sindaco “appena un anno fa fosse d’accordo all’80% sul piano di integrazione, riservandosi un 20% giusto per capire dove sistemare qualche bandierina“, ovvero andranno alcuni uffici di vertice della Asl2.  

La nostra delegazione – spiega la nota – era composta da: Sergio Grifoni (Obiettivo Comune), Alessandro Cretoni (Fratelli d’Italia), Alessandra Dottarelli e Gianmarco Profili (Alleanza Civica-Civitas), Paolo Imbriani e Filippo Piccioni (Lega), Francesco Flavoni e Filippo Ugolini (Forza Italia).

Abbiamo insieme approfondito i contenuti del progetto in parola, riconfermando l’assoluta necessità di integrazione fra i nostri comprensori, unica soluzione per la sopravvivenza dei servizi sanitari, ospedalieri e territoriali. Riteniamo di essere riusciti a far comprendere ai nostri interlocutori come gli interventi proposti necessitino comunque di una indispensabile revisione, e questo per il raggiungimento di un adeguato riequilibrio e una pari dignità fra Foligno, Spoleto e la Valnerina, sempre nel rispetto delle rispettive valenze territoriali”.

Come sarà l’Ospedale, dalla SC Urologia alla Chirurgia e Cardiologia

E’ nella seconda parte della nota che viene anticipato su cosa si baserà il cronoprogramma dei lavori che la presidente ha annunciato per imminente e, indubbiamente, anticipato alle forze che le hanno chiesto l’incontro. 

Per esempio, abbiamo richiesto ed ottenuto che, visto che il San Matteo è destinato ad assorbire gran parte della medicina e chirurgia programmata, soprattutto robotica, occorre che le sale operatorie, così come contemplato dalle procedure, siano utilizzate appieno, trasferendo gli interventi minori a livello ambulatoriale e riservando le stesse a quelli più corposi ed impegnativi. Inoltre, avendolo chiesto ripetutamente negli incontri precedenti, abbiamo finalmente ottenuto di prevedere a Spoleto la sede di Struttura Complessa di Chirurgia Urologica, cosa non contemplata nel piano. Questa importantissima variazione va ad integrare la già prevista attività chirurgica robotica, ginecologica, ortopedica, nonchè quella di nuova istituzione della chirurgia testa-collo, facendo sì che tutte le sale operatorie presenti al San Matteo siano impegnate attivamente per l’intera giornata. Una integrazione questa di altissima rilevanza”.

Non è ovviamente tutto e non potrebbe: “Abbiamo ricevuto la riconferma che i servizi di cardiologia e rianimazione, indispensabili per il mantenimento della caratteristica di emergenza urgenza, verranno garantiti h 24, unitamente al potenziamento del Pronto Soccorso.

Questo diventerà fattibile perché, con l’attuazione del Terzo Polo, aumenta la capacità attrattiva e quindi dovrebbe essere più semplice il reperimento del personale medico necessario, sino ad ora carente. Ci è stato garantito che, oltre alla imminente nomina del nuovo direttore sanitario del San Matteo, laddove non esisterà una struttura complessa, si prevederà una struttura semplice, a significare che ogni patologia non significativa potrà essere gestita comunque nel proprio ospedale.

Ci è stata ribadita la volontà di reperire ingenti risorse per la dotazione strumentale e l’adeguamento impiantistico del nostro Nosocomio, nonché quella di risolvere la questione dell’adeguamento sismico, problema mai affrontato concretamente nella scorsa legislatura.

Ciò riguarda anche il nuovo Acceleratore Lineare di ultimissima generazione per la radioterapia , che diventerà operativo fra qualche mese”.

Tavolo di monitoraggio

Sarà il pressing imposto dal centrosinistra in vista delle prossime elezioni europee e regionali, sarà il ritardo con cui le Asl non hanno saputo raggiungere gli obiettivi assegnati da un anno dal vertice politico, fatto è che l’opposizione spoletina, proprio per stemperare i toni e non cadere in facili critiche ha chiesto alla Tesei di istituire un “tavolo di confronto permanente con i sottoscritti, al fine di monitorare sistematicamente la messa a terra degli interventi previsti.

Alla luce di tutto ciò, non possiamo che ritenere questo nostro confronto con la Presidente e gli altri suoi collaboratori, ampiamente positivo, forti dell’auspicio che quanto prima si possa vedere nei fatti quanto ora è scritto sulla carta”. Un’ultima stoccata ironica al Comune: “Continueremo questa nostra azione concreta anche nelle prossime settimane, aspettando fiduciosi che il Sindaco ci dia una mano”.

Sentiti alcuni dei presenti sembra che l’obiettivo della Regione sia di vedere i primi frutti già dal prossimo mese di aprile-maggio quando ad esempio l’acceleratore lineare entrerà in funzione h12. Intanto al massimo per la prossima settimana è attesa la nomina del Direttore generale della Asl2 il cui nome resta al momento coperto dal massimo riserbo.

Assenti e presenti

La lista dei firmatari del comunicato consente di fare una riflessione e accendere i riflettori su un partito in particolare, Forza Italia: assente la consigliera Maria Elena Bececco (fonti autorevoli danno per certo che il partito toglierà a breve l’autorizzazione a usare il logo), la mini delegazione era composta da Filippo Ugolini e da Francesco Flavoni, ex assessore con la sfiduciata giunta De Augustinis che, defenestrato dalla Lega aveva chiesto, insieme ad altri ex consiglieri di quella consiliatura, rifugio al partito che fu del Cav.

Sul fronte opposto, quello della maggioranza, si registra l’ennesimo scivolone con la Giunta sempre più all’angolo, incapace di trovare soluzioni salvo ricorrere alla via giudiziaria per impugnare questo o quell’atto. Un film già visto a Spoleto e che non ha dato alcun risultato se non di avvelenare ancor più il clima di una città già alle prese con svariati, difficili problemi. Non sempre la storia insegna. Specie a chi non sa ascoltare o studiare.

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