Green community dell'Umbria Etrusca: il comune di Orvieto partecipa all'avviso pubblico per la presentazione di proposte.
Green community da finanziare nell’ambito del PNRR: anche il Comune di Orvieto partecipa all’avviso pubblico per la presentazione di proposte.
Il tutto in forma associata con i Comuni di Allerona, Baschi, Castel Viscardo, Ficulle, Guardea, Montecchio, San Venanzo e Parrano.
Una convenzione che regola i rapporti con gli otto Comuni per l’attuazione del protocollo sui servizi ecosistemici e sulla realizzazione della green community
Nella seduta dell’11 agosto scorso, infatti, il Consiglio comunale di Orvieto ha approvato all’unanimità dei presenti la convenzione che regola i rapporti tra tali enti per l’attuazione del protocollo sui servizi ecosistemici e sulla realizzazione della green community dell’Umbria Etrusca. Con la convenzione, dunque, ciascun ente si impegna a fornire al Comune Capofila (Parrano) ogni informazione necessaria alla predisposizione della richiesta di contributo e all’individuazione dei progetti da realizzare. Dovrà, inoltre, garantire il supporto necessario per le procedure di gara e di esecuzione degli interventi nel rispetto dalla normativa, e supportare il Comune Capofila nello svolgimento delle incombenze, mettendo a disposizione personale tecnico e amministrativo.
Ampliamento del progetto di “ristrutturazione della cabina ex Netti – fosso Albergo La Nona in località Laghetto di Sugano“: l’emendamento di Germani
Sempre all’unanimità è stato approvato l’emendamento presentato dal capogruppo di “Orvieto civica e riformista”, Giuseppe Germani, relativo all’ampliamento del progetto di “ristrutturazione della cabina ex Netti – fosso Albergo La Nona in località Laghetto di Sugano”. In questo caso è previsto il prelievo dal vicino fosso di una quantità di acqua necessaria per la produzione di energia elettrica da centrale idroelettrica, come prevede anche il Consorzio Val di Chiana che sta realizzando un nuovo impianto di irrigazione mediante il prelievo di acqua dallo stesso fosso. Con l’emendamento, quindi, si chiede all’Amministrazione comunale di verificare la possibilità di integrare i due progetti per fare un unico prelevamento e utilizzare la stessa acqua della centralina Netti anche a fini irrigui. Questo, ovviamente, allo scopo di adoperare la prevalenza di quota e diminuire i costi di energia per mettere in pressione le tubazioni destinate all’irrigazione.