Sarebbero ventenni spoletini, ma non solo, coinvolti nella rissa costata la vita di Filippo Limini Senapa
Ci sono anche cinque giovani denunciati di cui finora non si era al corrente nel bilancio del 2020 fornito dal comando provinciale di Perugia. Per l’omicidio di un giovane spoletino, Filippo Limini Senapa, avvenuto la notte di ferragosto a seguito di una lite all’esterno di una discoteca di Bastia Umbra.
I militari della Compagnia di Assisi agli ordini del tenente colonnello Marco Vetrulli, a seguito di articolate indagini, hanno arrestato 4 persone – una delle quali rintracciata in Germania e recentemente estradata in Italia – e ne hanno denunciate altre 5.
Secondo le prime informazioni si tratterebbe di ragazzi dello spoletino, ma non solo, che hanno partecipato alla rissa. Sarebbero tutti giovanissimi, sui vent’anni, e tutti di nazionalità italiana. L’omicidio del giovane 25enne spoletino era avvenuto dopo una rissa verbale e fisica sia all’interno di un locale di Bastia Umbra che per strada, tra i due gruppi di giovani: quello spoletino e quello bastiolo. L’operaio 25enne era stato colpito al volto da un pugno sferrato da Denis Hajderlliu, 20 anni, e poi investito dall’auto condotta da Brendon Kosiqi, 19 anni, all’interno della quale c’era anche Kevin Malferteiner, 24 anni.
Arrestati dai carabinieri poche ore dopo i fatti, per loro il pm Paolo Abbritti aveva chiesto il carcere, ma il gip Natalia Giubilei aveva deciso di concedere gli arresti domiciliari, perché pur rilevando la “sussistenza delle esigenze cautelari per il concreto pericolo di reiterazione del reato” e che “gli indagati hanno dato dimostrazione, nell’occasione, di non riuscire a controllare i propri impulsi violenti, come emerge dalle modalità della condotta, originatesi per motivi assolutamente futili”, aveva rilevato come “dall’altra parte vi era un gruppo di persone ben più nutrito, tra cui la vittima, che è si è contrapposto con una violenza addirittura superiore se si tiene conto dell’inseguimento e dell’aggressione con corpi contundenti, come attestano gli ingenti danni alla vettura”. Proprio tra questo gruppo ci sarebbero i cinque indagati.
Nell’omicidio – accusato degli stessi capi degli altri (omicidio preterintenzionale, rissa aggravata e lesioni) sarebbe coinvolto anche il quarto arrestato, Valentino George Neculai, 20 anni compiuti a maggio, di nazionalità rumena, residente a Bastia Umbra ma di fatto senza fissa dimora, che a dicembre era stato estradato in Italia dopo l’arresto in Germania. Recentemente il Tribunale del riesame ha respinto l’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato Francesco Cinque.