Il presidente della Commissione agricoltura Gallinella: “La norma attuativa sull’oleoturismo può servire da slancio ad un settore da tempo in sofferenza"
Nuovo tassello per lo sviluppo dell’oleoturismo. La conferenza Stato – Regioni, infatti, mercoledì ha raggiunto l’intesa sul decreto attuativo per le attività oleoturistiche. Per la precisione si tratta del “decreto interministeriale del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali e del Ministro del turismo recante Linee guida e indirizzi in merito ai requisiti e agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività oleoturistica”.
A commentare l’intesa è il presidente della Commissione agricoltura della Camera dei deputati, Filippo Gallinella. “L’oleoturismo, attraverso un’ottimizzazione delle produzioni e un consumo esperienziale, – evidenzia – può rappresentare un valore aggiunto. Basti pensare, ad esempio, alla ‘Fascia olivata’ umbra: si tratta di un paesaggio di oltre novemila ettari di oliveto ininterrotto da Assisi a Spoleto, unico nel suo genere, per il quale è stata presentata domanda di iscrizione alla Tentative list per l’Unesco. Questa peculiarità, come tante altre realtà presenti sul nostro territorio, si sposa perfettamente con il turismo esperienziale che il decreto attuativo per le attività oleoturistiche, appena approvato in Conferenza Stato-Regioni, vuole contribuire a far crescere”.
“La norma attuativa sull’oleoturismo – prosegue – può servire da slancio ad un settore da tempo in sofferenza: unita a nuove strategie di vendita e alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l’innovazione dei frantoi potremo portare valore aggiunto distribuito sul tutto il territorio italiano vocato all’olivicoltura. Solo valorizzando i nostri prodotti d’eccellenza, infatti, potremo dare opportunità commerciali all’agroalimentare Made in Italy che, altrimenti, scontando costi maggiori è relegato a subire la concorrenza e le logiche di mercato degli altri Paesi”.