La possibilità di praticare l’oleificazione delle olive prodotte nelle singole sottozone nei frantoi dell’intero areale di produzione dell’olio extravergine Dop Umbria. È questa la principale richiesta contenuta nella domanda di modifica al disciplinare di produzione, presentata da un gruppo di produttori umbri e sulla quale la Regione Umbria ha espresso parere positivo, che ieri è stata al centro di un’audizione pubblica nel Salone d’Onore di Palazzo Donini. “Per la Regione, e per i produttori – ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, porgendo l’augurio di ‘buon lavoro’ agli intervenuti – la riunione di oggi non rappresenta solo una tappa obbligatoria dell’iter previsto dalla normativa nazionale per il riconoscimento della denominazione d’origine protetta, e quindi delle sue modifiche. È un passaggio importante e atteso, per un settore – ha specificato – che in termini quantitativi interessa circa diecimila ettari, la metà dei quali inserita nel processo di certificazione di qualità, in cui con il sostegno della Regione sono stati fatti investimenti per innovare il ciclo di produzione, garantire il livello qualititativo e la tracciabilità dell’olio Dop, a tutela della produzione e del consumatore”.
“Dall’aprile 2010 – ha ricordato l’assessore – la Regione ha promosso una serie di incontri al Tavolo verde, con i produttori e le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, per raccogliere le problematiche derivanti dall’applicazione di un disciplinare risalente al 1997 e mai aggiornato verificare le possibilità di adeguarlo”.
“La Regione – ha detto ancora – ha espresso il proprio parere positivo, nel maggio scorso, sul testo che è stato presentato da un gruppo qualificato di produttori olivicoli, rappresentativi di oltre il 51 per cento della produzione certificata e di almeno il 30 per cento dei produttori inseriti nel sistema, come previsto dalla normativa nazionale. Abbiamo infatti ritenuto pertinenti – ha aggiunto – le modifiche proposte, che riguardano principalmente l’oleificazione, ora consentita solo all’interno della stessa sottozona di coltivazione, l’adeguamento alla normativa comunitaria, la correzione di alcuni refusi. Ci auguriamo ora che la richiesta possa completare al più presto il suo iter per giungere a un nuovo disciplinare che meglio risponda alle esigenze delle imprese agricole e dell’intera filiera”.
Alla riunione di pubblico accertamento, coordinata per il Ministero delle Politiche agricole da Massimo Ghezzi e Lauretta Madotto e per la Regione da Augusto Buldrini, hanno preso parte rappresentanti dei produttori, dei Comuni, organizzazioni professionali e di categoria, operatori economici interessati.
Ultimate le verifiche, il Ministero delle Politiche agricole provvederà a pubblicare la proposta di disciplinare modificato sulla Gazzetta Ufficiale affinché tutti i soggetti interessati possano prenderne visione e presentare eventuali osservazioni. Trascorsi trenta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, in mancanza di osservazioni, la richiesta verrà trasmessa alla Commissione europea e sarà sottoposta all’ulteriore fase di partecipazione, a livello comunitario. In attesa dell’approvazione europea, i produttori umbri potranno usufruire della “protezione transitoria” prevista dalla normativa nazionale ed effettuare la produzione della Dop secondo quanto disposto nel nuovo disciplinare.