L'amministrazione comunale offre un salto di qualità per la società tifernate, che ha appena tagliato il traguardo dei 20 anni
L’amministrazione comunale tifernate investirà circa 118 mila euro per attrezzare lo stadio del rugby con un moderno sistema di illuminazione.
“Un salto di qualità che ci voleva per un impianto cresciuto di pari passo con il movimento sportivo che, grazie al Città di Castello Rugby, si è diffuso soprattutto tra i giovani, trasmettendo alla comunità tifernate la passione per una disciplina antica e affascinante”, sottolineano il sindaco Luca Secondi e l’assessore allo Sport Riccardo Carletti. “L’investimento è un segnale di vicinanza ad atleti e famiglie che fanno parte di questo mondo e un riconoscimento all’impegno di un sodalizio che ha appena tagliato il traguardo dei 20 anni di attività”, puntualizzano sindaco e assessore.
Nei prossimi giorni saranno effettuati i sondaggi geologici per l’installazione dei 4 pali dodecagonali in acciaio zincato, alti 18 metri, che illumineranno il terreno di gioco. Ogni torre ospiterà quattro proiettori led, per un totale di 16, con potenza totale di 19.200 watt e una capacità di 2.729.264 lumen, per garantire un’illuminazione a terra pari a 100 lux.
Un impulso deciso all’attività sportiva del Città di Castello Rugby, società nata nel 2003 grazie alla passione del suo ideatore Marco Notarianni e di un gruppo di amici, che oggi conta oltre 100 tesserati in tutte le categorie, dalla under 6 alla seniores, fino al settore femminile, partito quest’anno. Il sodalizio tifernate ha anche avviato un’attività di tutoraggio e assistenza con la nuova società Centauri Rugby di Sansepolcro, come polo di riferimento per la parte toscana dell’Alta valle del Tevere.
Dai primi allenamenti tra il quartiere Casella, l’Istituto Patrizi e Centro Belvedere, fino alla prima sistemazione stabile al campo di Pesci d’oro, la società tifernate ha fatto molta strada. Oggi quel primo gruppo di appassionati e curiosi è diventato una società solida, protagonista del panorama rugbistico italiano, con un impianto tra i più belli dell’intero Centro Italia, che negli anni ha ospitato anche tante iniziative di carattere sociale. Tra queste, nel 2016, l’esperienza senza precedenti in Umbria e in Italia del “Progetto Terzo Tempo”, con i membri del gruppo Altotevere Stefano Bianconi dell’Associazione Italiana Persone Down-onlus che in occasione di ogni gara casalinga della squadra tifernate servivano a tavola nell’abituale riunione conviviale di giocatori e tecnici della squadra avversaria.
Un’altra memorabile testimonianza di sensibilità sociale fu poi quella del Natale 2019, quando la mano dell’artista Andrea Lensi firmò la prima maglia da rugby in Italia a favore della sportività e contro il razzismo, una divisa che è stata il manifesto dell’impegno per una pratica agonistica etica, dentro e fuori dal campo di gioco, dal Città di Castello Rugby.