(Jac. Bru.) – Arriverà presto ad un bivio la vicenda giudiziaria che riguarda l’ex vicesindaco di Norcia, nonché ex promotore finanziario, Adriano Di Stefano. Il prossimo 4 giugno si terrà infatti l’udienza preliminare presso il tribunale di Spoleto. Iscritte nel registro degli indagati oltre al politico, accusato di truffa e falso in scrittura privata, ci sono altre 11 persone, tra cui alcuni di quelli che avevano sporto denuncia contro di lui. Si tratta di persone che gli avrebbero affidato per anni i propri risparmi e che ora sono accusate di ricettazione per aver incassato o cambiato gli assegni che lo stesso Di Stefano avrebbe consegnato loro. L’ammontare della truffa di cui l’ex vicesindaco – e attuale consigliere comunale in forza al gruppo misto – è accusato, è di circa 700mila euro. Una cifra certamente cospicua ma meno importante di quella ipotizzata dagli inquirenti in un primo momento.
“Oro Norcia” – I guai per Di Stefano, però, non sono limitati alla sua attività di promotore finanziario. L’ex “secondo cittadino” è coinvolto anche nell’inchiesta che riguarda la gestione dei fondi per l’organizzazione dell’edizione 2009 di Oro Norcia. Una vicenda che da anni lo vede contrapposto alla Pro Loco Nursina – i cui interessi sono tutelati dall’avvocato Luisa Di Curzio – e di cui si è tornato a parlare dopo l’accoglimento dell’istanza di quest’ultima contro la decisione del pubblico ministero di archiviare il caso. L’avvocato Di Curzio ha chiesto infatti di prendere in considerazione all’interno dell’indagine un documento della Guardia di Finanza che inizialmente era rimasto fuori. Una richiesta che il giudice ha accolto, rinviando gli atti in procura. A breve l’inchiesta dovrebbe essere riaperta.
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