Il prossimo 14 ottobre avrebbe dovuto riprendere la trattativa a Roma sul piano da oltre mille esuberi per gli stabilimenti della Indesit di Melano e Fabriano, presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Il vertice tanto atteso infatti è stato rinviato. E' anche a tal proposito che i lavoratori, dopo un'assemblea indetta da Rsu Fiom, Fim e Uilm hanno deciso di attuare una forma di protesta diversa, più “innovativa e rivoluzionaria”. ''L'impianto – si legge in una nota sindacale – deve rimanere aperto mantenendo gli attuali volumi produttivi e almeno gli stessi livelli occupazionali''. Non si incroceranno le braccia, dunque, nè si sciopererà: piuttosto i lavoratori, dopo la pausa pranza di ogni turno, riprenderanno a lavorare quindici minuti prima, che non verranno conteggiati all'interno dello stipendio e dunque non saranno retribuiti, per aumentare la produzione. Gli operai hanno deciso, insieme ai sidacati, di attuare questa forma di protesta per creare disagio all'azienda, al momento che una maggiore produzione, a causa della stagnazione del mercato, non è necessaria .
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(Ale. Chi.)
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