Nessun potenziale compratore si è ancora fatto avanti per l’acquisizione di Villa Fidelia, ma la circostanza che questa prima asta sia andata deserta non sembra placare la volontà dell’amministrazione provinciale di vendere, vista soprattutto la determinazione e la velocità con cui si sta portando avanti questo progetto: per il 3 dicembre è già previsto un secondo incanto con un ribasso del 10%.
Ascoltiamo, a riguardo, le parole dell’avv. Paolo Salari, coordinatore del comitato cittadino per la difesa pubblica di Villa Fidelia.
“Per nulla convincenti appaiono le soluzioni prospettate dall’amministrazione comunale di Spello, che, a differenza del comitato cittadino, non si oppone affatto alla vendita, limitandosi a chiedere che il bene passi dal patrimonio pubblico a soggetti privati qualificati (fondazioni, istituti bancari ecc.). In prossimità delle scadenze elettorali si cerca in questo modo di addolcire una pillola assai amara sia per la città di Spello, sia per coloro che, anche fuori dalla Splendidissima, legittimamente chiedono che beni di così grande importanza storica ed artistica debbano rimanere pubblici. La verità è che i vincoli del patto di stabilità, pur nella loro iniquità, hanno messo a nudo la desolante incapacità gestionale di una classe dirigente che non sapendo trarre profitto dai beni pubblici che le sono stati affidati, preferisce disfarsene piuttosto che riconoscere che essa stessa rappresenta l’unica causa di questo fallimento. Non sembra un caso che il Sindaco di Spello e buona parte dei consiglieri, nonostante ripetuti inviti, abbiano risolutamente rifiutato di aderire ad un comitato cittadino senza colore e senza alcuna appartenenza politica”.
Negli ultimi tempi, il comitato sta crescendo enormemente sia in termini numerici (le firme raccolte sono più di 1000) che per la qualità dei suoi apporti, portando avanti da solo una battaglia che, “duole sottolinearlo, avrebbe dovuto essere combattuta da altri”. Continua Salari: “Nei prossimi giorni continueremo a sensibilizzare ed informare l’opinione pubblica su questi argomenti, cercando di impedire con ogni mezzo la vendita, e prospettando anche soluzioni concrete per un rilancio gestionale di Villa Fidelia.”