Oltre mille uova già sequestrate ed una multa di 2mila euro dopo che i carabinieri avevano trovato nel deposito di un’azienda dei topi. Ora i controlli proseguono e nel frattempo l’Usl Umbria 1 ha vietato – almeno temporaneamente – la vendita di 19mila uova.
Le verifiche dei servizi veterinari dell’azienda Usl Umbria 1 effettuate negli ultimi giorni sono partite dalla segnalazione del Nas di Perugia in merito ad una azienda specializzata nell’allevamento biologico di galline ovaiole. Per la ditta è stato quindi disposto il divieto di commercializzazione di oltre 19.000 uova biologiche in attesa dell’esito di alcune analisi a campione.
Come detto, questo ultimo provvedimento dell’Usl scaturisce da una pregressa attività di controllo condotta a fine giugno scorso presso il medesimo allevamento dai Carabinieri del Nas umbro unitamente al personale del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari.
Nel corso della loro ispezione, infatti, i militari avevano riscontrata la presenza di roditori all’interno di un locale dello stabilimento ove erano stoccate oltre 1.000 uova, violazione che portò al sequestro immediato del deposito, al sequestro sanitario degli alimenti presenti e al monitoraggio della produzione, oltre che ad una sanzione amministrativa dal valore di 2.000 euro.
(foto di repertorio)