“Una boccata di ossigeno e un sospiro di sollievo. È quasi una vittoria la proposta di delibera che prevede lo svolgimento della gara di affidamento del servizio di trasporto pubblico locale (Tpl) umbro orientativamente a giugno 2028. L’attuale amministrazione regionale ha dimostrato grande maturità, capacità di sintesi e, soprattutto, di ascolto”. È questo il commento che arriva dal segretario generale della Filt (Federazione italiana lavoratori trasporti) Cgil Umbria, Ciro Zeno – dopo aver appreso, da un documento istruttorio della Regione Umbria relativo al piano di bacino e al nuovo sistema tariffario del trasporto pubblico regionale e locale – che la previsione attuale per l’espletamento della gara per l’affidamento dei servizi Tpl e l’avvio degli stessi sia da individuare, presumibilmente, nel mese di giugno del 2028.
“Siamo riusciti a penetrare l’ostilità che la precedente amministrazione regionale – prosegue Zeno – ha avuto nei confronti della Filt Cgil rispetto alle tante riflessioni e questioni che ponevamo rispetto alla gara del trasporto pubblico locale. Parliamo di 750 milioni di euro che apparivano chiaramente gestiti con superficialità e senza idee chiare, ma con un’unica certezza: quella di distruggere il trasporto pubblico locale in Umbria. Se fosse stato per gli attuali consiglieri regionali Enrico Melasecche e Donatella Tesei, la gara sarebbe partita nel 2021 senza un minimo di criterio di coerenza, progettazione e analisi, ma solo sulla spinta della privatizzazione”.
“Si è cambiata rotta e ne siamo felici – afferma ancora il segretario della Filt Cgil regionale – poiché il tempo dedicato all’analisi di questa gara sarà sicuramente prezioso e proficuo, nell’interesse degli umbri, del servizio stesso e dei lavoratori. Se non fosse stato per la nostra organizzazione sindacale, con ben undici scioperi proclamati, tutto sarebbe tramontato sette anni fa, con l’avvallo di tantissimi attori e anche di rappresentanze sindacali che abbandonarono la lotta sostenendo che ormai la politica aveva deciso e non si poteva più cambiare nulla. Abbiamo dimostrato non solo che non era vero, ma che, quando si lotta credendo in ciò che si fa, i risultati prima o poi si raggiungono. E noi questo principio non l’abbiamo mai abbandonato. Continueremo a vigilare per garantire questo importante asset di sviluppo dell’Umbria. È il nostro compito e non lasceremo mai, a prescindere da chi governerà, anche in futuro, unicamente alle istituzioni la possibilità di scegliere e decidere. Siamo il sindacato e lo vogliamo essere fino in fondo”.