Dal 31 Ottobre al 2 novembre, dalle 17 alle 19, presso il Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto, visite guidate a tema e laboratori didattici per grandi e piccini.
Grazie al Contributo della Banca Popolare di Spoleto che ha consentito di effettuare indagini radiografiche su materiale inedito della necropoli di Piazza d’Armi, alla collaborazione della GraficArte Severini e dell’Associazione ASTRA Onlus, torna alla ribalta uno dei rinvenimenti più importanti effettuati a Spoleto negli ultimi decenni.
La necropoli di Piazza d’Armi infatti, risalente al VII secolo a.C. e parzialmente esposta presso il Museo Archeologico di Spoleto, continua a riservare sorprese anche a distanza di anni dallo scavo.
Una nuova importante scoperta è stata effettuata nell’ambito delle ricerche promosse dal Polo Museale dell’Umbria in stretta sinergia e collaborazione con ASTRA Onlus, l’associazione archeologica che cura ormai da tempo lo studio e il restauro dei reperti spoletini.
Grazie ad un contributo della Banca Popolare di Spoleto è stato possibile effettuare un’analisi radiografica su due tombe infantili intatte, asportate in blocco al momento dello scavo del 2008 e ancora mai indagate.
Questo tipo di indagine, effettuata a Spoleto presso lo studio di radiologia del Dott. Filippo Maria Zuccari, consente di individuare esattamente il contenuto di una sepoltura prima ancora di effettuarne lo scavo, così da programmare i successivi interventi di indagine, restauro e studio.
Grazie ai raggi X il restauratore del Polo Museale dell’Umbria Luciano Bartoli e l’archeologo Dr. Joachim Weidig hanno visto “comparire” all’interno del primo pane di terra un pugnale in ferro di circa 35 cm e una punta di lancia in ferro, che accompagnavano la sepoltura di un maschietto, accanto agli askoi a stivale e al cavallino in terracotta già esposti al Museo.
Dal secondo pane di terra radiografato invece sono emersi numerosi pendagli a gabbia realizzati con fili in bronzo, identici a quelli della bambina-sacerdotessa con il grande sonaglio bronzeo visibile nel Museo.
Il nucleo famigliare aristocratico che caratterizza questo settore di necropoli, da cui provengono anche i ben noti scettri, esposti al Museo, è quindi composto da due uomini e da due donne adulte, tre maschietti armati e tre bambine riccamente adornate.
La nuova scoperta conferma ancora una volta l’importanza di Spoleto durante il periodo orientalizzante, ossia nel VII secolo a.C., quando regnava una potente famiglia di ceto probabilmente reale. In occasione di Halloween e nei primi giorni nel mese di Novembre, attraverso l’esposizione dei materiali radiografati, visite guidate e laboratori didattici, l’Associazione Astra, il personale del Museo e il direttore, dott. Maria Angela Turchetti, focalizzeranno l’attenzione sull’importante lavoro di equipe che, attraverso una ricerca pluridisciplinare, consente di far conoscere approfonditamente queste affascinanti scoperte e i simboli e i significati cultuali e religiosi della Spoleto di 2700 anni fa.