Ennesimo arresto da parte dei carabinieri di Valfabbrica, impegnati oramai da tempo nel contrasto allo spaccio ed al consumo di sostanze stupefacenti. Dopo giorni e giorni di pedinamenti i militari, seguendo i consumatori, hanno individuato lo spacciatore, localizzando anche la sua abitazione.
A questo punto gli inquirenti hanno deciso di intervenire bloccando il pusher nei pressi dell’abitato di Ospedalicchio di Bastia Umbra, mentre stava consegnando una busta di cocaina ad un ragazzo di Torgiano. L’immediata perquisizione ha portato poi al recupero di altre 10 bustine termosaldate contenenti la medesima sostanza, nonché i soldi frutto dello spaccio.
Messo alle strette il “venditore”, ignaro dell’attività svolta dagli inquirenti, ha dichiarato di essere senza fissa dimora e di dormire in macchina. Forte lo stupore di quest’ultimo quando i militari lo hanno condotto davanti all’abitazione da lui occupata. Il piccolo monolocale era stato trasformato in un vero e proprio laboratorio; sopra al tavolo da cucina si trovava tutto l’occorrente per confezionare lo stupefacente e, addirittura, era presente una bottiglia di pregiato vino umbro, ancora sigillata, utilizzata come mattarello per rompere i “sassi” di cocaina e amalgamare la polvere insieme al taglio. Poco vicino vi erano due involucri, con all’interno una quarantina di buste termosaldate di cocaina pronte per la cessione.
Per il giovane spacciatore di origini albanesi, entrato in Italia da circa 15 giorni, si sono spalancate le porte del carcere di Capanne e ora dovrà rispondere al Magistrato dei reati di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.