Davide Baccarini
E’ tornato a casa da vera star! Il “Michele Bravi Day” è iniziato fin dalle prime ore del mattino con le varie interviste e riprese, fatte dalla troupe di Sky, nei luoghi più intimi del cantante tifernate. I fan hanno preso d’assalto la sua abitazione, tappezzandola di cartelloni colorati e pieni di scritte e disegni. Il poeta, dal “canto” suo, ha ripagato gli ammiratori sotto casa concedendosi per le foto di rito. Partito poi con l’auto di X-Factor, assieme all’ormai famoso “nonno Bravi”, ha dato a tutti appuntamento all’atteso concerto delle 18.
L’arrivo da star – Attorno alle 17.30, di fronte al Teatro degli Illuminati era già presente una folla sterminata divisa tra: coloro che aspettavano di entrare e coloro che sostavano scalpitanti davanti al megaschermo poco distante. Intorno alle 18, in un chiasso assordante di cori e schiamazzi, la X-Factor-mobile si è fermata davanti alle porte del teatro. Michele, accolto come una vera e propria star già affermata, è passato, salutando il suo pubblico, nel varco apertogli dagli uomini della protezione civile e si è quindi avviato disorientato all’interno del teatro che lo vedrà protagonista poco dopo.
Il concerto – Alle 18.30 circa, un’autrice del programma, che segue i ragazzi nel loft di X-Factor, è salita sul palco e ha preannunciato lo show di quello che, a suo avviso, è un ragazzo di straordinaria “onestà intellettuale”. Il concerto è iniziato pochi minuti dopo. Michele, passando attraverso il corridoio della platea tra le urla “effetto Beatles” dei fan, ha iniziato subito a cantare “Reality” di Richard Sanderson (colonna sonora del film “Tempo delle Mele”) che Morgan, dirà lui poi, “mi affidò quasi per scherzo”. Ringraziando il pubblico intervenuto (durante l’intera durata del concerto abbiamo contato 41 “grazie”), l’umile “poeta” ha continuato ad introdurre e poi cantare ogni singolo pezzo. Dalle sue parole, sono trapelati particolare affetto e stima per il maestro-guida Morgan, quasi sempre citato nel preambolo di ogni canzone.
Dopo l’esordio con Il Tempo delle Mele, il primo concerto del cantante tifernate è continuato con “Cieli Neri” dei Bluvertigo, “la canzone che ha iniziato la mia svolta e con cui Morgan mi ha fatto capire di dover credere in quel che si canta”. Il terzo brano è stato “Carte da decifrare” di Ivano Fossati, che il “poeta” ha commentato così: “un pezzo che, a livello di testo, richiederebbe una grande esperienza musicale e di vita”. Ed ha aggiunto, citando ancora Morgan: “La poesia non ha età”.
Michele ha poi cantato nell’ordine: “See Emily play” dei Pink Floyd, “Mad World” dei Tears of Fears (“la mia performance migliore secondo la stampa”), “Ritornerai” di Bruno Lauzi e, infine, “La vita e la felicità”, il suo primo bellissimo singolo. Quest’ultimo è stato cantato due volte, la seconda voluta a gran voce dai fan. Il “poeta”, per dare l’ok in regia, si è anche lasciato andare ad un genuino “Ci sò!”.
Commozione, tenerezza, attesa, orgoglio ed empatia. C’è stato questo e anche di più in questo “Michele Bravi Day”, conclusosi con un ragazzo di 18 anni seduto su di un palco a firmare autografi e fare fotografie con il “suo” pubblico. In bocca al lupo per la finale “poeta”, sei grande…
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