I genitori si riuniranno domani in assemblea per fare il punto della situazione e chiedere chiarezza sui progetti futuri
Genitoridi bambini della media valle del tevere in protesta per quello che si sta configurando come un dimensionamento scolastico pesante per le scuole del territorio. Domani sera, proprio per questo, nella sala Capitini di Marsciano è convocata un’assemblea pubblica dove i genitori chiederanno di esser informati sulla reale situazione.
“Troppe proposte di cambiamento sostanziale”
“Nell’ultimo periodo, infatti – scrivono in una nota i genitori – ci sono state proposte di cambiamenti sostanziali nell’organizzazione scolastica di questa zona, cambiamenti che potrebbero avere effetti devastanti per il futuro dei nostri bambini e del nostro territorio. Progetti di modifica dei quali non si conoscono bene i contorni, le ragioni e le conseguenze, dei quali siamo stati messi a conoscenza solo dopo che alcune scelte erano già state prese. Come rappresentanti dei genitori del Primo e Secondo circolo didattico di Marsciano chiediamo che gli amministratori comunali di Marsciano, Monte Castello di Vibio, Fratta Todina e Collazzone, insieme ai dirigenti scolastici, vengano a farci capire perché si è deciso di stravolgere una situazione che da anni consente ai nostri bambini di andare a scuola in maniera serena e costruttiva. E soprattutto inizieremo una raccolta firme per chiedere alla Regione di stoppare il dimensionamento scolastico e di rimandarlo per consentire che ci sia un vero dibattito che coinvolga l’intera comunità della Media Valle de Tevere, per evitare che ci siano sbilanciamenti incomprensibili tra territori“.
L’allarme per Marsciano
“In particolare con le proposte che fino ad ora sono state avanzate il territorio di Marsciano rischia di essere messo in seria difficoltà, con prospettive complesse e possibile perdita di offerta formativa, oltre che una chiara dispersione degli investimenti fatti fino ad ora nelle scuole più piccole che andrebbero buttati al vento.Per sostenere la necessità di fermarsi e discutere abbiamo mandato una lettera alla Regione, ai comuni interessati, ai circoli didattici, all’istituto omnicomprensivo Salvatorelli – Moneta, all’ufficio scolastico regionale e e all’ufficio scolastico provinciale“.
“Speriamo che il nostro grido di allarme venga raccolto e che si torni a ragionare insieme piuttosto che dare spazio a inutili campanilismi e lotte incomprensibili tra territorio a danno dei nostri bambini. Si sta parlando del futuro dei nostri figli e delle scuole del territorio. Abbiamo il diritto di partecipare alle decisioni che vengono prese, e non di subirle in maniera passiva“.