Sono stati sequestrati 44 kg di eroina e 300 gr di cocaina, per un valore complessivo sul mercato di oltre tre milioni di euro
L’operazione della Guardia di Finanza di Ancona “Last Chance” ha portato alla denuncia di 36 soggetti, di cui 25 arrestati in flagranza, e cinque destinatari di ordini di custodia per traffico e spaccio di droga. Nel tempo in sei regioni (Marche, Umbria, Lazio, Sardegna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia) sono stati sequestrati 44 kg di eroina e 300 gr di cocaina, per un valore complessivo sul mercato di oltre tre milioni di euro.
Terni
L’organizzazione smantellata dai finanzieri aveva una costola anche a Terni, dove, il 25 settembre 2020, era stata messo a segno l’operazione “Alì Park”, i dettagli della quale erano stati illustrati nel corso di una conferenza stampa congiunta tra Guardia di Finanza e Polizia di Stato. Proprio Terni era stata individuata come città strategica, insieme a Roma e Lazio, per rifornire i mercati di eroina del centro Italia.
L’inchiesta
L’inchiesta, sfociata poi nell’operazione ‘Last chance’ del Gico del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Ancona, coordinati dalla locale Procura – Direzione Distrettuale Antimafia, è durata quasi due anni durante i quali sono state arrestate 29 persone; nei confronti di quattro di loro, ritenuti capi dell’organizzazione, composta prevalentemente da pakistani e afgani, i finanzieri hanno eseguito ordini di custodia in carcere del gip di Ancona. Un quinto vertice della banda è latitante.
La gomma piuma e la ‘chimica’
Le persone arrestate erano domiciliare tra Macerata, Napoli, Roma e Pescara. La gomma piuma, hanno accertato le Fiamme Gialle, una volta arrivata in Italia, veniva lavorata in appositi laboratori, per essere trasformata in eroina con un particolare processo di trasformazione. Proprio a Terni c’era uno dei ‘chimici’ dell’organizzazione.
A Terni 5 dei ‘laboratori’
La sostanza stupefacente arrivava in aereo sotto forma di materiale gommoso per eludere i controlli alla dogana. Soltanto successivamente l’eroina veniva riportato allo stato di polvere grazie alla diluizione con l’aggiunta di cloruro di ammonio, operazione che veniva eseguita da un cittadino italiano residente a Terni, ma originario di Bologna. Secondo quanto accertato dagli inquirenti nell’ambito dell’operazione “Alì Park”, la banda aveva a disposizione almeno 5 appartamenti tra la stazione di Terni e il quartiere di Borgo Bovio che, all’occorrenza, diventavano piccoli laboratori dove trasformare l’eroina in polvere.
La foto si riferisce alla conferenza stampa del 25/09/2020