Fa.Mu.
Neanche il tempo di godere della soddisfazione per l’alto riconoscimento ottenuto, che subito il leader del centrodestra folignate, Daniele Mantucci, è tornato all’attacco su temi riguardanti la stretta attualità cittadina.
Dall’elezione a Presidente della Adriatic and Ionian International Court…
Il Professor Daniele Mantucci è stato eletto Presidente della Adriatic and Ionian International Court, l’importante organismo internazionale che amministra arbitrati e altre procedure di “alternative dispute resolutions” in tutta l’area adriatico-ionica. La Corte è sostenuta dal Ministero degli Affari Esteri e da molte Camere di Commercio europee, che nei metodi di risoluzione delle controversie alternativi alle giurisdizioni statali ravvisano un
essenziale supporto allo sviluppo del commercio internazionale. Alla Corte è, altresì, affidata la realizzazione del cosiddetto Progetto di Zagabria, che, allo scopo di facilitare i rapporti tra le imprese italiane e quelle dell’area
balcanica, prevede servizi di assistenza giuridica e commerciale, oltre a corsi di formazione per operatori internazionali. La Corte, in altre parole, si pone l’obbiettivo di fronteggiare i problemi derivanti dalla esistenza di ordinamenti differenti, basati su principi giuridici eterogenei che possono costituire un ostacolo allo sviluppo delle relazioni e dei traffici internazionali. Dunque un compito impegnativo quello della Corte, che potrà offrire un concreto sostegno alle tante imprese che, in questa difficile congiuntura economica, sono alla ricerca di nuovi mercati e di nuove opportunità di crescita.
Ai sensi dell’art.2, comma 2, dello Statuto, il Presidente della Corte deve essere “persona di altissimo livello morale e di indubbia competenza giuridica e arbitrale”. L’elezione del Professor Mantucci è stata unanimemente voluta dalle Camere di Commercio di Italia, Croazia, Bosnia – Herzegovina, Albania, Montenegro, Grecia e Slovenia.
Nel suo discorso di insediamento, il Professor Mantucci ha proposto ai governi dei Paesi Europei e dell’Adriatico Orientale l’introduzione di agevolazioni fiscali e tributarie rivolte ad incrementare l’utilizzazione dell’arbitrato e
degli altri strumenti alternativi: da queste misure, peraltro, non deriverebbe un aggravio economico per gli stati, bensì un risparmio, connesso alla ridotta utilizzazione dei procedimenti giudiziari ordinari, oggi quasi totalmente a carico dei bilanci pubblici
…all’eterno dibattito sulla pavimentazione
Mantucci dopo l’importante riconoscimento ottenuto, è tornato ad occuparsi delle questione di carattere più pratico. Ancora una volta, al centro delle dichiarazioni rilasciate nella mattinata di ieri, vi era lo stato di avanzamento dei lavori di ripavimentazione, nello specifico l’area di Piazza Faloci Pulignani. L’esponente PDL ha mostrato una foto scattata in data 4 luglio alla piazza, come testimonianza di una situazione immutata a quasi due settimane di distanza. La situazione, quotidianamente sotto gli occhi di Daniele Mantucci, “non è ammissibile – sostiene – in quanto non si vedono operai da settimane, una piazza così importante non può essere lasciata bloccata in questo stato di parziale avanzamento. Non discuto la pavimentazione in generale, quanto modalità e tempi: è logico che i lavori comportino disagi, proprio per questo non è accettabile la prassi che si sta consolidando di interrompere a metà i lavori, che ha l’effetto di moltiplicare i disagi. C’è da considerare – aggiunge Mantucci – che finito di ripavimentarla si dovrà attendere ancora un mese prima che vi si possa tornare a circolare. Per non parlare della segnaletica da terzo mondo, fatta su pezzi di compensato, quando sarebbe molto più utile e pratica una cartellonistica che indichi data di inizio e termine previsto dei lavori.” Quanto alla questione della chiusura del traffico in centro, Mantucci, che, terminata la ripavimentazione, sarebbe favorevole ad una ztl permanente entro le mura cittadine, trova “assurdo che la chiusura di questo periodo sia legata non a scelte ma a costrizioni di forza maggiore”. Chiusura del traffico che per l’esponente PDL dovrà costituire l’ultimo atto di un processo graduale sia pratico che culturale che permetta a cittadini ed esercenti di adeguarsi ai mutamenti in corso.