Sarà un 2025 complicato per tutti gli Enti Locali, infatti, il dato più significativo della Manovra di Bilancio 2025 recentemente approvata dal Parlamento, è il consistente taglio ai Fondi per gli Investimenti per gli anni futuri. Solo per citare alcuni dati, il 2024 segna la fine dell’assegnazione dei Fondi per le Piccole Opere, che a partire dall’anno 2020 ha consentito, a seconda delle dimensioni dei Comuni, di poter usufruire di importi significativi. Tra i tagli figurano poi quelli di 200 milioni di euro inerenti i Fondi per le Medie Opere e l’eliminazione dei Fondi stanziati dal 2027 al 2034 per finanziare contributi per Opere Pubbliche a favore delle Regioni, da destinare per almeno il 70% ai Comuni. Significative riduzioni sono previste anche per i Fondi della Rigenerazione Urbana e per i contributi per la Progettazione.
Ulteriori pesanti tagli, inoltre, sono previsti anche per le Province, per quanto attiene i contributi agli Investimenti in materia di Rete Viaria, che ammontano a 295 milioni euro nel periodo 2025-2029 che saliranno a 1,1 miliardi di euro tra il 2030 ed il 2036. Tutta questa mole di tagli non potrà in alcun modo essere compensata dal nuovo Fondo di Accantonamento, che è bene ricordare, può essere messo in campo per investimenti nell’anno successivo, solo ed esclusivamente, da parte degli Enti con risultato di amministrazione positivo.
“Alla luce dei contenuti della Legge di Bilancio – sottolinea il Vice Presidente ALI Nazionale e Presidente ALI Umbria, Massimiliano Presciutti – emerge con tutta evidenza la pesantezza dei tagli per gli Enti Locali. Dopo anni di rapporti costruttivi con i vari Governi che si sono succeduti, la Manovra di Bilancio 2025, riapre in maniera preoccupante una stagione di tagli indiscriminati agli Enti Locali che pensavamo ormai essere archiviata. Non solo i Comuni ma anche le Province, le Città Metropolitane e le Regioni vedono riduzioni significative di trasferimenti da parte dello Stato, un mix esplosivo rispetto al quale non è possibile tacere”.