Manca il piano di rischio del Comune di Assisi, nelle zone vicino all’aeroporto edilizia al “palo” - Tuttoggi.info

Manca il piano di rischio del Comune di Assisi, nelle zone vicino all’aeroporto edilizia al “palo”

Flavia Pagliochini

Manca il piano di rischio del Comune di Assisi, nelle zone vicino all’aeroporto edilizia al “palo”

L'allarme lanciato dal consigliere Giorgio Bartolini: "Senza il parere dell'Enac (obbligatorio) non si può fare niente | Nei giorni scorsi, invece, l'allarme delle associazioni ambientaliste: ad Assisi si è costruito troppo, e spesso male
Mer, 14/11/2018 - 11:39

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Il rapporto dell’economia in Umbria presentato nei mesi scorsi certifica la ‘crisi’ dell’edilizia, che dopo aver perso oltre il 30 percento in dieci anni per occupati e di valore aggiunto ha segnato anche il passo nel 2017, soprattutto per il mancato avvio della ricostruzione post sisma. E sull’assisano si abbatte anche un’altra tegola: a lanciare l’allarme – che riguarda Petrignano di Assisi – è il consigliere di minoranza ed ex sindaco Giorgio Bartolini. Di converso, nei giorni scorsi le associazioni ambientaliste hanno lanciato nei giorni scorsi l’allarme per il motivo contrario: ad Assisi si è costruito troppo.

Nel dettaglio, il consigliere Bartolini ricorda che la seconda frazione del comune di Assisi ricada nella zona dell’aeroporto di Perugia, e tutti i comuni adiacenti alla zona dell’ex Sant’Egidio hanno l’obbligo di presentare il proprio piano di rischio, che deve essere poi approvato dall’Enac, l’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile. Ma Assisi – nonostante le sollecitazioni dell’Enac – non ha ancora presentato il piano: “Non si tratta di un passaggio puramente burocratico e privo di conseguenze negative, poiché il mancato parere favorevole da parte dell’ENAC impedisce al Comune di rilasciare qualsiasi autorizzazione per costruire, ristrutturare, ampliare, effettuare cambi d’uso e ogni altro permesso in materia edilizia, con grave danno a imprese e cittadini”, segnala Bartolini.

Il consigliere, sul tema ha presentato un’interpellanza sottolineando come la zona assisana interessata dal problema sia in particolare quella artigianale e industriale di Petrignano ma anche decine di abitazioni. “Bastia Umbra – aggiunge Bartolini – ha già provveduto a inviare la documentazione necessaria e ha ottenuto il parere favorevole al piano, mentre l’amministrazione di Assisi, dimostrando negligenza e menefreghismo”. Per il consigliere di minoranza, “è il momento di rimediare a questo grave e intollerabile ritardo, che incide negativamente su un settore economico, e in particolare quello edilizio, che versa già in una situazione molto difficile”.

Ma nei giorni scorsi, da Assisi, le associazioni ambientaliste (Italia Nostra) hanno lanciato l’allarme: il rapporto sul consumo di suolo realizzato dall’Ispra dice che l’Umbria presenta nel 2017 un consumomo di suolo pari al 5,63 % (pari a una superficie di circa 48.000 ettari), dato inferiore alla media nazionale, ma che allo stesso tempo Assisi, con il 7,8 %, ha valori percentuali superiori sia rispetto ai valori medi regionali, sia rispetto a quelli nazionali. “Qui – ha detto il presidente di Italia Nostra Evaristo Petrocchi, presentando un dossier su Assisi che mostra (da parte di privati, enti pubblici e anche religiosi) nuove costruzioni, ampliamenti, bitumature, giardini e spazi ‘impermeabilizzati’ – si continua a costruire senza esigenze reali”.

L’amministrazione ha promesso correttivi: “Siamo intenzionati – hanno detto il sindaco Stefania Proietti e l’assessore Alberto Capitanucci – a predisporre controlli a campione sulle opere edilizi che sino a ora non esistevano e nel contempo cercheremo di diminuire la burocrazia. Inoltre ci apprestiamo alla revisione del Prg – parte operativa, con l’idea di attivare un ufficio di Piano, interno al Comune, per andare a migliorare determinate situazioni: potrebbe prendere l’avvio il prossimo anno”.


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