Magdalena Fermina: Nigri corgi parturient albas columbas - Tuttoggi.info

Magdalena Fermina: Nigri corgi parturient albas columbas

Redazione

Magdalena Fermina: Nigri corgi parturient albas columbas

Gio, 16/10/2025 - 06:28

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Illusione e disillusione sono i poli dialettici che percorrono da anni la ricerca di Magdalena Fermina e che convergono nelle opere di Nigri corvi parturient albas columbas, la mostra personale allestita dal 18 ottobre al 15 novembre 2025 a SCD Studio, via Bramante 22N, a Perugia, curata da Barbara Pavan.

Il progetto espositivo inaugura sabato 18 ottobre, ore 17:30 raccoglie e mette in dialogo alcuni tra i cicli più significativi dell’artista, tracciando un percorso tanto intimo quanto universale.

La mostra è accompagnata da un catalogo di Al3vie Editore, con testi di Davide Artico, Lorella Giudici, Luca Vannozzi.

La mostra

Il percorso inizia con la tenda ricamata con La colomba di Trilussa: un gesto liminale che invita a oltrepassare la soglia delle illusioni per interrogarsi sulla realtà nella sua essenza più nuda. È qui che si apre il primo capitolo, Disenkanto, parola giudesma che racchiude l’esperienza della perdita dell’incanto, della frattura tra ciò che si desidera e ciò che la realtà impone. L’installazione si compone di ricami bianchi su bianco di celebri slogan pubblicitari degli anni Ottanta, decenni ottimista e fiducioso, oggi svuotati e resi spettrali dalla consapevolezza delle contraddizioni e delle crisi che hanno seguito quelle promesse di benessere e progresso.

Il percorso prosegue con Nuntius Dei, ciclo avviato oltre quindici anni fa e tuttora in evoluzione: fotografie di angeli di pietra, antichi custodi di sepolcri, serrati da cuciture di filo chirurgico. Figure che un tempo simboleggiavano protezione e trascendenza si trasformano qui in reliquie silenziose, private della loro voce e rese testimoni di un Occidente che, emancipatosi dal potere delle religioni, si è consegnato ad altre forme di fede: il mercato, la tecnologia, l’illusione del progresso infinito. Illusione e disillusione abitano anche le dinamiche del quotidiano. In AltF4, Fermina esplora le vite sospese dietro i vetri delle finestre e degli schermi dei nostri smartphone, frammenti di esistenze che oscillano tra l’essere e l’apparire in una società segnata da relazioni sempre più fragili e mediate.

In Medea, invece, l’artista affronta l’ambivalenza dei sentimenti primari, mostrando come anche l’amore materno possa trasformarsi in forza distruttiva e generare ferite che si tramandano di generazione in generazione. La mostra si chiude con De nexibus quibus mundus capitur (Delle connessioni da cui il mondo è catturato), ultimo progetto di Fermina. Qui i fili invisibili della tecnologia, della comunicazione e del consumo si materializzano come una ragnatela che avvolge il pianeta e lo imprigiona, rendendo evidente il prezzo – spesso rimosso – delle nostre scelte quotidiane. È un’opera che riflette sulle illusioni del presente e prefigura le disillusioni del futuro, ma allo stesso tempo invita a una presa di coscienza, offrendo attraverso l’arte la possibilità di guardare oltre la superficie.

Nigri corvi parturient albas columbas è dunque una mostra antologica e al tempo stesso un manifesto: frammenti di cicli e visioni che, come tessere di un mosaico, restituiscono l’immagine di un’epoca attraversata da promesse infrante, ma ancora capace di generare nuove consapevolezze. In questo spazio sospeso tra poesia e politica, l’opera di Fermina diventa invito a interrogare il nostro tempo, a scostare il velo dell’illusione per ritrovare, forse, un nuovo modo di guardare al futuro.

L’artista

Magdalena Fermina (Novara 1968) è un’artista visiva e performer. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove ha conseguito la laurea in Scenografia con una tesi sull’arte del popolo Makonde, approfondita attraverso residenze in Mozambico, e successivamente il biennio specialistico in Arti visive e discipline dello spettacolo, indirizzo Scultura, con una ricerca dedicata a Christian Boltanski e Roman Opałka. Ha esposto in numerose città italiane e all’estero, presentando mostre personali in istituzioni e gallerie come il Centro Culturale Tedesco di Novara e Banca Sella a Genova.

Il suo lavoro è stato presentato – per citare solo i progetti espositivi collettivi più recenti – in sedi di rilievo quali Palazzo Medici Riccardi a Firenze, il Museo Civico del Marmo di Carrara, il Castello delle Polveri all’Isola della Certosa di Venezia, la Sala delle Pietre a Todi, la Cupola di San Gaudenzio a Novara, la Società Umanitaria di Milano e il Museo del Ricamo e del Tessile di Valtopina, oltre che in contesti internazionali come la Biblioteca Centrale Akaki Tsereteli di Batumi (Georgia). Ha partecipato a festival e fiere tra cui il Borderline Arte Festival di Varallo Sesia e BAF – Bergamo Arte Fiera.


Luogo: SCD Studio, via Bramante, 22N, PERUGIA, PERUGIA, UMBRIA

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