Il cappio di metallo trovato dalla forestale vicino ad un allevamento di polli e galline, forse era destinato a difenderlo
Voleva forse difendere polli e galline dall’attacco di volpi l’uomo che avrebbe posizionato un cappio di metallo in un bosco, provocando invece la morte di un lupo. Il presunto responsabile dell’uccisione dell’animale protetto, infatti, è stato identificato e denunciato a piede libero dal Nucleo carabinieri forestale di Cascia. Si tratta di un uomo di 60 anni, proprietari di alcuni terreni vicini all’area boschiva dove è stato trovato morto il lupo.
Sono stati infatti i forestali ad accorgersi della presenza di un lupo – un esemplare maschio in giovane età – ucciso da un cappio metallico. La carcassa dell’animale è stata quindi recuperata e portata all’Istituto zooprofilattico Umbria – Marche per le analisi di rito, mentre il laccio metallico è stato posto sotto sequestro. Le indagini hanno quindi portato a denunciare un 60enne casciano.
Nell’area è stato trovato anche un piccolo allevamento di polli e galline, preda di passati attacchi da parte di volpi: l’ipotesi è che la trappola fosse stata collocata per difendere tali animali. Inoltre, in zona è stato rinvenuto altro filo d’acciaio utilizzato per le recinzioni, dello stesso tipo di quello utilizzato per il cappio di metallo. Ad aumentare ulteriormente i sospetti dei militari sono state le dichiarazioni rilasciate durante le indagini: l’uomo alla sola vista dei militari è apparso molto agitato e, ancor prima che gli fosse chiesto conto della morte del lupo, si è dichiarato estraneo ai fatti. Deferito alla Procura della Repubblica di Spoleto, ora rischia una condanna che prevede una pena da due a otto mesi di reclusione e l’ammenda fino a 2.000 euro.