Da pochi giorni i primi interventi con il nuovo robot al San Matteo degli Infermi a Spoleto il nuovo robot per la chirugia mininvasiva.
La candidata Camilla Laureti:”Abbiamo la straordinaria opportunità di potenziare e migliorare il nostro Ospedale nei prossimi anni”
Un investimento di circa 3 milioni di euro per dotare l’Ospedale di Spoleto di un nuovo robot per interventi chirurgici mini-invasivi con tecnica robotica. È questo il livello qualitativo del sistema sanitario che vogliamo mantenere nella nostra città, attraverso un nosocomio in grado di offrire ai cittadini anche una dotazione tecnologica innovativa. La notizia del primo intervento effettuato pochi giorni fa nel nostro Ospedale con il nuovo robot è il segno che tutto ciò è possibile, che non solo possiamo salvaguardare il San Matteo degli Infermi in termini di professionalità e di quantità e qualità dei servizi, ma che abbiamo la straordinaria opportunità di potenziarlo e migliorarlo notevolmente nei prossimi anni.
Non si tratta di avanzare promesse o indicare impegni vaghi e generici, ma di dare piena attuazione ad alcune proposte che abbiamo presentato con orgoglio durante tutta la campagna elettorale. Innanzitutto l’istituzione di un OSSERVATORIO PERMANENTE Comune-USL Umbria 2 sulle piante organiche del “San Matteo Degli Infermi”, presieduto dal Sindaco e a cui verrà invitato sia il Tribunale dei Diritti del Malato sia il Cityforum, associazioni che tanto si sono battute per la sanità cittadina e a cui tanto la comunità su questo tema deve. Un gruppo di lavoro che abbia, quale principale obiettivo, quello di garantire una dotazione adeguata di personale medico, tecnico e infermieristico, superando la mancanza di personale del nostro Ospedale.
In secondo luogo dobbiamo investire fortemente sul concetto di “ospedale diffuso”, ossia su una serie di servizi territoriali che, alla luce delle numerose esigenze costantemente manifestate dai cittadini, rappresentano la sfida per il futuro nell’ambito socio-sanitario. L’emergenza Alzheimer, l’aumento delle malattie croniche degenerative, l’allettamento degli anziani e, quindi, le cure a domicilio saranno le scommesse da vincere nei prossimi anni.
In ultimo, è ormai indispensabile trovare soluzioni praticabili per il contenimento delle liste d’attesa. Insieme all’istituzione dell’Osservatorio permanente sulle piante organiche, pretenderemo l’attivazione di un servizio privato-convenzionato anche nel nostro territorio che non costerà niente al cittadino-utente (si accederà con il comune ticket), ma che potrà essere complementare all’offerta pubblica. È presente nei territori di Perugia e Terni, le cui convenzioni regionali sono pagate anche con i soldi dei contribuenti Spoletini, non vediamo perché non debba esserci anche a Spoleto.