L'OPPOSIZIONE CHIEDE LA TESTA DI BENEDETTI. MOZIONE CONDIVISA PER LE DIMISSIONI DI SINDACO E GIUNTA (foto Tuttoggi.info) - Tuttoggi.info

L'OPPOSIZIONE CHIEDE LA TESTA DI BENEDETTI. MOZIONE CONDIVISA PER LE DIMISSIONI DI SINDACO E GIUNTA (foto Tuttoggi.info)

Redazione

L'OPPOSIZIONE CHIEDE LA TESTA DI BENEDETTI. MOZIONE CONDIVISA PER LE DIMISSIONI DI SINDACO E GIUNTA (foto Tuttoggi.info)

Lun, 17/01/2011 - 15:58

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(Jacopo Brugalossi) -I consiglieri comunali dei gruppi di opposizione presenteranno contestualmente una mozione per ottenere le dimissioni del sindaco Benedetti e lo scioglimento della sua giunta, appena “rimpastata”. La mozione verrà redatta e presentata in consiglio oggi stesso. Poi, bisognerà aspettare i tempi tecnici per la sua discussione.

Nella conferenza stampa di stamani in Municipio, i consiglieri Loretoni, Petrini, Cardarelli, Bernelli, Profili, Grifoni e Parente hanno sparato a zero su Benedetti e i suoi, facendo chiaramente intendere che il rimpasto della giunta è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso della sopportazione nei confronti di un governo cittadino “incapace e a tratti impresentabile”, per usare le parole del capogruppo della lista Rinnovamento Fabrizio Cardarelli. Carmelo Parente (Spoleto a 5 stelle) è stato incaricato di dare lettura del documento condiviso dai vari gruppi di minoranza, in cui vengono citati “alcuni esempi dell'incompetenza e dell'arrogante superficialità con cui viene gestito il Comune”.

Tra questi trovano spazio: La mancanza di autorevolezza politica nella salvaguardia dei servizi sanitari del territorio; uno sviluppo economico del territorio inesistente; l'assenza di qualsivoglia iniziativa concreta per il lavoro; una gestione degli enti partecipi (Vus, Ase, Spoletina, ecc.) all'insegna delle nomine clientelari; il continuo ricorso ad appalti a trattativa diretta affidati di fatto sempre agli stessi soggetti; il centro storico sempre più in agonia nonostante la delega diretta al sindaco; lo stallo completo della Tre Valli; lo stravolgimento del PUC 2; il massacro di Ici e Tarsu con le promesse non mantenute di rivedere i parametri; il Palatenda inutilizzato ed inutilizzabile non si sa ancora per quanto. Dopo la lettura del documento, tutti i consiglieri hanno parlato più approfonditamente di quegli aspetti che li interessano più da vicino.

L'intervento di Loretoni: L'ex candidato sindaco ha denunciato l'inesistenza di una vera politica per lo sviluppo economico, con un assessore assente e che non monitora la situazione occupazionale. “Lo sviluppo economico – ha detto – dovrebbe basarsi su finanziamenti per insediamenti produttivi. Non si fa sviluppo economico con i supermercati, le cene sul ponte delle torri o la Mille Miglia che passa per il centro storico. E la cosa ancor più grave è che solo un anno fa l'assessore aveva promesso mille posti di lavoro, mentre ora si viene a sapere della crisi della Panetto e Petrelli e di possibili investimenti dalla Germania. Siamo tutti d'accordo che Spoleto sia una città a vocazione culturale e turistica, ma lo sviluppo economico è un settore troppo importante. Bisogna creare posti di lavoro per non far si che i giovani spoletini debbano cercare occupazione in altre città umbre o italiane.

L'intervento di Grifoni: Il capogruppo della lista Prima Spoleto ha approfondito il discorso sulla Tre Valli. “La Tre valli – ha sentenziato – è il futuro economico di Spoleto. Spoleto ha la necessità di aprirsi al secondo corridoio europeo che collega Roma con la Germania, passando per Orte e Civitavecchia. Senza un collegamento come quello che il completamento della Tre Valli rappresenterebbe, Spoleto è tagliata fuori. Un anno fa chiesi la costruzione di una Task Force per monitorare minuto per minuto la situazione. Ebbene, non ho ancora avuto risposta. Poi, c'è un'altra questione insoluta. A 2 anni dallo stanziamento di 100 milioni di euro (che non avrebbero comunque risolto definitivamente la questione), non è ancora stata attivata la procedura pubblica per la gara d'appalto, con la conseguenza che questi soldi sono rientrati a Perugia. Tutto questo – ha concluso Grifoni – sta a sottolineare una grave mancanza di progettualità e di autorevolezza politica dell'amministrazione Benedetti; un'incapacità di fondo di battere i pugni sul tavolo e far sentire le proprie ragioni, quando è necessario”.

L'intervento di Parente: Il leader del movimento Spoleto a 5 Stelle si è soffermato sul problema rifiuti, una delle cause “simbolo” dei grillini. Ecco il suo pensiero: “Quest'anno chiuderà la discarica di Sant'Orsola e i rifiuti saranno dirottati ad Orvieto, con conseguente aumento della tassazione per i contribuenti. Sono convinto che il sindaco sia in buona fede quando si dichiara contrario all'inceneritore, anche perché si tratta di un investimento di ben 108 milioni di euro, che avrebbe ripercussioni negative sul turismo. L'amministrazione, a questo punto, dovrebbe avere il coraggio di puntare sul riciclaggio. Un centro di riciclo sarebbe importante sia dal punto di vista ecologico, sia da quello economico, poiché potrebbe dare lavoro a 2 mila persone.

L'intervento di Petrini: “Le promesse dell'amministrazione Benedetti sono state puntualmente disattese – ha detto il capogruppo del Pdl – e tutte le nostra proposte, puntualmente ignorate. Benedetti andrà a breve negli Stati Uniti per uno dei suoi innumerevoli viaggi culturali, ma non è mai davanti ai portoni dove invece sarebbe utile bussare per far rivendicare i propri diritti. Riguardo il rimpasto della giunta, non è ancora uscito nessun comunicato stampa da parte dell'ufficio del sindaco per spiegarne le motivazioni, ma questo silenzio vale più di mille parole, poiché spiega chiaramente come l'unica logica usata sia stata quella di rimettere in gioco i “vecchi marpioni” della politica, primo fra tutti Cintioli. Ricordo che Cintioli fu uno dei principali responsabili del disastro di Poreta. Come è possibile che oggi, tra le sua deleghe, figuri quella dei lavori pubblici? Dov'era Cintioli nei 5 anni di mandato come consigliere regionale quando c'erano da difendere gli interessi della sua città?”

“Più che per gli elettori del mio partito – ha concluso Petrini – mi dispiace per chi ha votato Benedetti, dando credito alle sue vane promesse di rinnovamento”.

L'intervento di Profili: L'esponente del gruppo misto si è dimostrato concorde con i suoi colleghi circa il problema di autorevolezza politica che affligge l'amministrazione Benedetti. Poi, ha fatto un excursus sulla questione dell'arredo urbano e dei gazebo dei bar, ripercorrendo le varie tappe che hanno portato alle ultime ordinanze, che andrebbero a sconfessare decisioni adottate nelle passate legislature. “A regnare è il caos – ha sentenziato Profili – c'è un amministrazione che non si rende nemmeno conto di ciò che sta facendo. Ciò che mi spaventa maggiormente è che questa mancanza di logica unita alla poca autorevolezza politica porti la città ad un reale isolamento politico”. A margine dell'intervento di Profili si è insinuato di nuovo Parente, che circa l'arredo urbano ha ricordato una mozione presentata un anno e mezzo fa e mai discussa in sede di consiglio. “Perché dopo 18 mesi una mozione motivata e articolata, frutto di un lavoro certosino, giace ancora nel dimenticatoio?” È stata la domanda di Parente. “A questo punto capite che l'unica alternativa che abbiamo alla proposta è la protesta”.

L'intervento di Cardarelli: Dal capogruppo della lista “Rinnovamento” arrivano le parole più dure da digerire per il sindaco. “Il rimpasto della giunta rappresenta l'ammissione non ammessa di essere incapaci di governare la città”, ha detto il professore. “Conferendogli tutte le deleghe più pesanti, Benedetti ha di fatto abdicato in favore di Cintioli, cercando di uscire da un'impasse politica che non è più in grado di gestire. Da una settimana a questa parte è Cintioli che conduce la macchina. Ritengo che questo passaggio di consegne sia stato profondamente antidemocratico, poiché non tiene conto delle opinioni degli elettori. Benedetti avrebbe dovuto ammettere pubblicamente la sua incapacità di ricoprire il ruolo di sindaco, dimettendosi insieme alla sua giunta e convocando nuove elezioni”.

Cardarelli è un fiume in piena: “Tutte le decisioni prese da questa amministrazione dimostrano una chiara tendenza al favoritismo. E' ora di anteporre gli interessi della collettività a quelli di pochi intimi. Inoltre è ora di finirla con gli sprechi di denaro pubblico. Il milione di euro stanziato per un Palatenda inutilizzato è un fatto di una gravità inaudita”.

L'intervento di Bernelli: A chiudere la “fila” degli interventi è stato Wolfgang Bernelli, consigliere del Pdl, che ha preso di mira l'assessore alla cultura Vincenzo Cerami, una delle scelte di cui il Pd va maggiormente fiero, come ricordato da Rossi nella conferenza stampa di qualche giorno fa. “Cerami avrebbe dovuto essere una figura di raccordo tra Spoleto e le istituzioni regionali e nazionali -ha dichiarato un Bernelli piuttosto acceso- ma si è dimostrato incapace e inconcludente. Così come incapace e inconcludente è stato nello svolgere il compito per il quale è stato nominato assessore, quello di portare il nome di Spoleto in alto nel panorama artistico e culturale italiano ed internazionale”. Infine, un accenno anche sull'assenteismo dell'assessore: “Cerami non è mai presente in giunta – ha ricordato Bernelli – e credo che non si questo il modo di rappresentare degnamente la propria città”.

Il Consiglio Comunale di oggi: Oggi è in programma il primo di 4 consigli comunali ravvicinati. Probabilmente si voterà per eleggere il Presidente del Consiglio, che ha rappresentato oggi un altro motivo di polemica. “La maggioranza – ha detto Petrini – avrebbe potuto chiedere all'opposizione un parere, per poter eleggere un candidato condiviso che rappresenti gli interessi di 30 persone, e non solo di 18”.


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