Arriva a Spoleto Giovanni Impastato, fratello di Peppino che fu ucciso a Cinisi (Palermo) dalla mafia di Gaetano Badalamenti il 9 maggio 1978. La vicenda di Peppino in un primo momento passò sotto silenzio (il suo corpo fu ritrovato nello stesso giorno in cui in via Caetani a Roma fu ritrovata la Renault rossa con il cadavere di Aldo Moro) e fu falsata (si parlò di suicidio).
Nel 2000 il bel film di Marco Tullio Giordana “I cento passi” ha portato la storia di Peppino all’attenzione del grande pubblico.
Giovanni Impastato, fratello minore di Peppino, ne ha raccolto l’eredità e portato avanti la lotta. E’ tra i fondatori della “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato”, impegnata nella sensibilizzazione e nel contrasto alla criminalità organizzata. Recentemente ha scritto il libro “Oltre i cento passi” (edizioni Piemme).
Proprio a partire dal libro, domenica 8 ottobre, in un dialogo aperto a tutti i cittadini, sarà con lui Franco Salcuni, insegnante e componente del direttivo di Legambiente nonché cittadino di un Comune il cui consiglio comunale è stato sciolto per mafia.
Durante l’incontro sarà proiettato il cortometraggio “Munnizza”: un viaggio (con testo di Andrea Satta, disegni di Marta Dal Prato e brani originali da Radio Aut con la voce di Peppino) nel mondo poetico di Impastato e un omaggio a lui e a sua madre Felicia. Dedicato a tutti quelli che a Cinisi, e in ogni altro luogo, “hanno aperto le finestre”. L’ingresso è gratuito.
Lunedì mattina, 9 ottobre, sempre alla Sala Frau Giovanni Impastato incontrerà gli studenti di Spoleto. Entrambi gli incontri, nell’ambito dell’iniziativa di Libera Spoleto “Professione cittadino. Testimoni del nostro tempo”, hanno il patrocinio del Comune di Spoleto e sono realizzati in collaborazione con la cooperativa ImmaginAzione – Il Cerchio.