Li ha convocati al solito ristorante, come sempre, come quando sul pennone di Corso Garibaldi sventolava la bandiera della Margherita. Giampiero Bocci ha riunito ieri sera le sue ‘truppe’ stando ben attento a non allargare il cenone a nessuno degli ex diessini. E neanche alla stampa locale, fin qui sempre sollecitata a prender parte al tavolo degli Auguri (pagando ovviamente ognuno la propria quota). Che l’onorevolissimo volesse mantener ‘blindato’ il meeting? Difficile crederlo. Bocci sa fin troppo bene che a Spoleto anche i muri hanno occhi ed orecchi.
La notizia dunque si è sparsa a macchia d’olio creando non pochi imbarazzi fino a Perugia dove, appena ieri pomeriggio, il segretario provinciale Alberto Stramaccioni, aveva richiamato all’unità del partito. Chissà come si sarà sentita Margherita Lezi, che era proprio lì davanti al suo segretario, cosciente che un'oretta dopo avrebbe preso parte alla ‘esclusiva’ cena.
Per gli ex margheritini indubbiamente vale il motto “natale con i tuoi, pasqua con chi vuoi”, se hanno deciso di intraprendere questa iniziativa. Erano quasi in 200 gli ex, un buon numero, anche se non esagerato visto che l’invito era rivolto dalla Valnerina a Terni, da Spoleto a Foligno.
L'invito però, ironia della sorte, non è stato inviato neanche a Carlo Calandri, il consigliere comunale che, non aderendo al piddì, è diventato nei giorni scorsi capogruppo della Margherita. Insomma, l'unico, vero, verace margheritino (almeno sulla carta) è rimasto alla porta. “Non sono neanche stupìto di tali atteggiamenti, di certo nessuno mi ha invitato. Ma non è una sorpresa, indubbiamente non faccio parte dei fedelissimi, basti pensare che saranno quasi due anni che non vedo e non sento Giampiero Bocci. Di Bocci ultimamente ho incontrato Novello e il collega Alessandro. A questo punto però vorrei inviare bocci…oni di auguri a tutti. La mia cena di Natale, quella della Margherita autoctona, l'ho fatta la settimana scorsa con una quarantina di iscritti e simpatizzanti”.
Dicevamo dei mal di pancia che la notizia ha suscitato. “Così si restituisce fiato e motivazioni a chi vuole dividerci, che fa il gioco di quanti amano vederci contrapposti. Non è proprio una iniziativa in linea con lo spirito del partito”, dicono dal Pd.
Chissà con quale spirito si ritroveranno stasera le due anime del partito democratico, convocate dal segretario Dante Andrea Rossi per le 21 per discutere sul percorso per le Primarie. Di spumante e panettone non se ne parla: per gli Auguri può bastare una semplice stretta di mano.
(Ca. Cer.)