“Nessuna deroga per gli incentivi Cip 6 agli impianti d'incenerimento autorizzati o in costruzione”. Lo chiede Legambiente con la lettera invita al Ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani. Alla base della richiesta di Legambiente c'è l'incompatibilità di eventuali deroghe che il Ministro potrebbe concedere per gli impianti autorizzati o in costruzione, con le disposizioni definite dalla direttiva europea 2001/77/CE che esclude l'incentivazione delle fonti assimilate, come la parte non biodegradabile dei rifiuti. Un provvedimento di questo tipo sarebbe in contraddizione anche con il Decreto ministeriale 21/12/2007, approvato dallo stesso Ministero dello Sviluppo Economico, con cui vengono definite finalmente le procedure per il rilascio dei certificati verdi agli impianti che recuperano energia dai rifiuti, limitando gli incentivi solo alla parte biodegradabile, l'unica frazione effettivamente rinnovabile.Con i CIP 6 abbiamo pagato con le nostre bollette, di tasca nostra, gli incentivi che in tutta Europa sono serviti per le nuove fonti di energia rinnovabili e pulite – come il vento, il sole, ecc. – e che invece in Italia – e solo in Italia – sono invece servite per equiparare a queste fonti di energia positive il recupero energetico derivante dall'incenerimento dei rifiuti (quel che chiamano termovalorizzazione), una disposizione in palese contrasto con le direttive UE che Legambiente (e l'Europa) ha sempre considerato “contro natura”. Dei circa 30 miliardi di euro che sono stati pagati dal 1991 al 2003 dai consumatori italiani attraverso le bollette elettriche (voce A3) ben il 92% è andato ad impianti come gli inceneritori e altri impianti che usano fonti di energia fossili ed inquinanti come gli scarti della lavorazione del petrolio, mentre solo l'8% è finito a impianti che utilizzano le fonti davvero rinnovabili, davvero pulite. E' anche per questo che il ciclo di gestione e smaltimento dei rifiuti è stato fino a oggi enormemente e impropriamente sbilanciato a favore dellatermovalorizzazione (il nome giusto in tutta Europa è incenerimento con recupero di energia) e delle discariche.Dopo 16 anni in cui i finanziamenti destinati alla promozione dell'energia elettrica da fonti rinnovabili sono andati in larga parte alle fonti assimilate – sottolinea Legambiente – finalmente le ultime due leggi finanziarie hanno affrontato il problema limitando il finanziamento delle fonti assimilate con i fondi CIP6 solo agli impianti già realizzati e in esercizio alla data del 27 dicembre 2006. Visto però che la legge Finanziaria 2008 dà possibilità al Ministro, entro fine marzo, di concedere deroghe per gli impianti autorizzati e non ancora attivi e, in via prioritaria, a quelli in costruzione, da più parti stanno arrivando richieste sostenute dal motivo di voler evitare improbabili emergenze rifiuti simili a quella campana.” Il Sindaco Raffaelli sbaglia – dichiara Alessandra Paciotto presidente di Legambiente – quando afferma che i CIP 6 è l'incentivo che consente di promuovere una politica ambientale ed industriale del trattamento dei rifiuti avanzata ed in grado di risolvere le problematiche dei rifiuti. Il nesso tra la mancata concessione delle deroghe e lo scoppio di un'emergenza rifiuti è quantomeno fantasioso – continua la Paciotto – mentre è assolutamente reale l'evidente contraddizione con le leggi comunitarie e il recente decreto che autorizza il rilascio dei certificati verdi agli impianti che recuperano energia dai rifiuti, limitando gli incentivi alla parte biodegradabile, l'unica frazione effettivamente rinnovabile come specificato chiaramente nella direttiva 2001/77/CE”.Oltre ad essere l'ennesimo favore al partito degli inceneritori, le deroghe rappresenterebbero, secondo l'associazione ambientalista, anche un grave attacco allo sviluppo della raccolta differenziata, che non gode di un simile trattamento di favore, e al settore del recupero di materie prime e seconde. Con i nuovi certificati verdi, inferiori a quanto previsto dal CIP6 ma sempre molto convenienti sotto il punto di vista economico, gli impianti per il recupero energetico autorizzati o in costruzione, dovranno semplicemente ritoccare le tariffe di conferimento dei rifiuti, recuperando in tal modo le minori entrate dalla vendita di energia elettrica.”
LEGAMBIENTE UMBRIA CONTRO I FONDI CIP6 PER GLI INCENERITORI
Mar, 12/02/2008 - 15:15